Storia milanese


Le sfide "spareggio" Simmenthal-Ignis

Il campionato di serie A un tempo vedeva assegnato lo scudetto alla prima classificata. Poi venne introdotta nella stagione 1974-75 la poule scudetto e infine i play-off a partire dalla stagione 1978/79.

Negli anni '60 ed inizio anni '70 si verificò una curiosa circostanza: due squadre classificate a pari punteggio al termine del campionato, a conferma della medesima forza di entrambe le contendenti, che si erano dovute misurare in un unico incontro per decretare chi poteva fregiarsi dello scudetto sulle maglie.

Facciamo un passo indietro: la grandezza del Borletti e del Simmenthal degli anni '50 era dovuta a quel mix fantastico composto da campioni in campo, da Rubini e da Bogoncelli (che aveva idee, carisma e... quattrini), per cui ci fu un dominio milanese contrastato solo dalla Virtus Bologna.

Parallelamente, subito dopo la guerra un imprenditore milanese (trasferitosi sulle rive del Lago di Varese, a Comerio per l'esattezza) creò una industria di elettrodomestici (lavatrici, frigoriferi, cucine) che esplose grazie ad un mercato che si espandeva a ritmi vertiginosi. Questa persona era Giovanni Borghi, il quale non solo aveva idee chiare dal punto di vista produttivo e commerciale (cosa produrre) ma ebbe anche una intuizione assolutamente geniale: affiancare alle tradizionali campagne pubblicitarie (televisione e giornali) le sponsorizzazioni sportive di sport "popolari". Condizione essenziale però era che nello sport il nome 'Ignis' dovesse essere accostato ai vincitori.

Puntò massicciamente sul ciclismo (ingaggiando grandi campioni italiani e stranieri, con due team: uno di “stradisti” ed uno di “pistards”) e il pugilato (che allora era veramente popolare).

Quando il Varese basket, che militava in A, gli chiese aiuto, lui rispose rilevandone la proprietà (all'inizio del campionato 1956/57) ed investendo cospicue cifre per l'ingaggio dei migliori giocatori sul mercato: ed in effetti in sole quattro stagioni la Pallacanestro Varese conquistò alla grande il suo primo scudetto, perdendo un solo incontro (anno 1960/61).

A Milano il presidente Bogoncelli non aveva la stessa disponibilità economica per cui, conscio che nelle varie “aste” i varesini sarebbero risultati vincitori, giocava altre carte nelle trattative per gli acquisti (peraltro fatti con il contagocce): prestigio suo, blasone della società, propria rete di relazioni, lungimiranza (giovani talenti, non ancora esplosi e poco conosciuti).

A Varese l'effetto di tutti questi acquisti fu sempre quello di avere molti, forse troppi giocatori non avendo peraltro una persona autorevole come Rubini a guidare con fermezza la squadra. E quindi, girandole di allenatori, formazioni rivoluzionate ogni anno, ma successi striminziti e non pari al valore intrinseco dei giocatori. Varese tentò nel 1966 anche di sedurre Rubini, e solo quando nel 1969 a Varese arrivò Nikolic, il quadro si stabilizzò ed iniziò un periodo irripetibile continuato anche quando gli subentrò Sandro Gamba. La favola di Varese iniziò solo a scemare quando il Comm. Borghi cedette la Ignis industrie alla Philips nel 1974 e si chiuse da lì a pochi anni quando il Commendatore ed il figlio Guido uscirono dal mondo del basket.

Questa lunga premessa era però necessaria per inquadrare gli anni '60: due mondi completamente diversi, due realtà che vogliono vincere sempre e quindi campionati che si risolvono in un duello spietato tra queste compagini.

Controllando i risultati delle singole gare, ci si rende conto che i campionati sono stati pesantemente condizionati da sconfitte patite da una delle contendenti in una della “piazze calde” dell'epoca o da vittorie risicatissime risolte da un solo canestro di differenza. Livorno, Padova, Cantù, Venezia sono state per anni arbitre delle sfide scudetto tra Milano e Varese.

Conclusa questa carrellata introduttiva ripercorriamo le cinque sfide scudetto disputate tra Simmenthal e Ignis.

Lo "spareggio" Simmenthal-Ignis 1961/62

L'ignis Varese si era via via rinforzata comperando giovani assi di grande spessore per cui aveva già vinto il suo primo scudetto nell'annata 1960/61, con un sola sconfitta (Virtus Bologna-Ignis 73-69). L'anno dopo i varesini si trovano con una grossa grana ancora prima dell'inizio del torneo:... [Leggi tutto]

Lo scudetto "cancellato" 1965/66

Stagione 1965/66: il secondo spareggio scudetto della storia.  Simmenthal Milano e Ignis Varese, dopo un campionato combattuto (molti gli incontri finiti con scarti minimi) si classificarono a pari punti.  Per l'esattezza entrambe le formazioni avevano perso solo tre incontri: il... [Leggi tutto]

Terzo spareggio Ignis-Simmenthal e dintorni: stagione 1970/71

Alla fine anni '60 le squadre di Milano e Varese si presentavano profondamente rinnovate. Milano, oltre a dare un look molto più moderno alla sua celeberrima divisa da gioco, aveva sostituito tutti i suoi anziani campioni. Della squadra che aveva vinto la Coppa dei Campioni nella stagione... [Leggi tutto]

Il quarto spareggio Ignis-Simm: stagione 1971/72

La stagione 1970/71 aveva visto la conquista del terzo scudetto consecutivo dell'Ignis che vinceva anche la coppa Italia, mentre perdeva lo scettro di campione europeo (Coppa dei campioni) al termine di una sciatta prestazione a favore dei russi del CSKA Mosca, che tra l'altro si erano presentati... [Leggi tutto]

Il quinto spareggio Simmenthal-Ignis 1972/73

Anche il quinto spareggio nella storia del basket italiano si è disputato tra Simmenthal Milano e Ignis Varese. La stagione 1971/72 aveva visto il predominio dei milanesi sia nello spareggio che nella finale di Coppa Italia. In campo europeo il Simmenthal aveva vinto la Coppa delle Coppe e... [Leggi tutto]

IMMAGINI ALLEGATE

Il Commendator Borghi