Storia milanese


Il Trofeo Lombardia del 1966

Il rag. Tricerri per l’edizione  del trofeo Lombardia 1966 aveva deciso di non cambiare formato, anzi avrebbe voluto svolgere il torneo ancora più a ridosso dell’inizio del campionato (che sarebbe iniziato il 23 ottobre), ma ciò non fu possibile: il Simmenthal era già impegnato il 14 e 15 Ottobre a Lubiana in una manifestazione a cui partecipavano lo Zadar, l’Olimpia Lubiana, e la Rappresentativa Resto d’Europa e pertanto fu giocoforza disputare il "Lombardia" dal 3 al 7 ottobre.

L’estate 1966 dopo il gran trambusto per il caso “Gennari”, con assegnazione d’ufficio dello scudetto al Simmenthal, era trascorsa con alcune importanti novità, in particolare riguardanti gli ingaggi di tecnici stranieri: Cantù con Stankovic, la All’Onestà con lo statunitense Percudani e la Candy Bologna con il cecoslovacco Sip. Nel frattempo a Roma la FIP aveva organizzato un clinic tenuto da un celebre allenatore americano, Lou Carnesecca, con dimostratori i ragazzi della nazionale juniores. Questo clinic ebbe una importanza storica perché rivoluzionò i criteri di allenamento e di conduzione delle nostre squadre adeguandoli a quanto praticato in America.

Il Simmenthal, che doveva sostituire sia Thoren che Bradley, aveva provinato a fine giugno due guardie, dapprima Bill Melchioni e poi Steve Chubin. Quest’ultimo fu testato a lungo, in agosto, nei tornei in Sicilia insieme al pivot Red Robbins. Nel frattempo il Simmenthal aveva acquistato alcuni giovani: Brumatti dal Gorizia, Cerioni da Genova, Lonero da Brindisi ma preferì lasciarli a maturare nelle loro squadre per un altro anno. Aveva messo gli occhi anche sul giovane Fantin (l’unico che aveva già giocato in serie A) ma non fu trovato l’accordo economico con il Petrarca. Il Simmenthal invece di rinunciare, convinse Fantin a trasferirsi ugualmente a Milano, nonostante il divieto delle norme regolamentari. La scelta dell’americano sembrava ovvia: Robbins in campionato e Chubin in coppa, ma l’idea di puntare su Masini come pivot e rendere ancora più veloce la manovra affascinava Rubini anche se la considerava irrealizzabile. Pensieri che però vennero scompaginati dalla rivoluzione in casa Ignis Varese, su cui il 'Principe' faceva la sua corsa.

Al comando della squadra gialloblu su richiamato Tracuzzi che avallò sia l'ingresso in squadra degli ex-roburini Dino Meneghin e Roberto Gergati, sia la rinuncia a Kimball dopo le vicissitudini contrattuali. Il coach dimostrò la sua duttilità tecnica, rinunciando senza esitare a un pivot straniero in modo da valorizzare appieno il 2.10 Bovone (tornato dal prestito alla Fortitudo Bologna), promuovendo la guardia Gennari come straniero ma ponendo il veto alla cessione di Flaborea.

La nuova conformazione dell'Ignis rese estremamente concreta la possibilità per Rubini di rinunciare ad un pivot statunitense e così iniziò il "dilemma Robbins" che si trascinò per tutto il precampionato e si sciolse solo il 19 ottobre a 3 giorni dall’inizio del campionato.

La All’Onestà, sostituito il tecnico Romano Forastieri, aveva promosso in prima squadra il diciannovenne Zanatta (reduce dal prestito a Casale Monferrato) e Mauri (proveniente da Vigevano).

L’Oransoda, con in panchina Stankovic, aveva ingaggiato come straniero il pivot del Real Madrid, Bob Burgess, e aveva tentato di tesserare la guarda slava Pino Giergia come oriundo. Ma la FIP aveva chiuso nel frattempo la porta e Giergia non giocò mai in Italia.

Agli inizi di ottobre 1966, le formazioni che furono schierate nel Lombardia erano pertanto le seguenti:

- Oransoda Cantù: Rovati, Merlati, Barlucchi, Recalcati, Sarti, De Simone, Frigerio, D’Aquila, Burgess, Pinasco.

- All’Onestà: Bulgheroni, Vatteroni, Masocco, Vescovo, Gatti, Ossola, Isaac, Dal Pozzo, Zanatta, Mauri.

- Ignis: Bufalini, Cescutti, Vittori, Gennari, P. Gergati, Flaborea, Villetti, Bovone, Meneghin, R. Gergati.

- Simmenthal: Iellini, Pieri, Chubin, Robbins, Vianello, Masini, Ongaro, Binda, Gnocchi, Longhi, Cerioni. In realtà, i due stranieri non furono mai schierati contemporaneamente e data l’assenza per infortunio di Riminucci venne convocato Cerioni, in prestito dall’Italsider Genova.

Lunedi  3 ottobre -  Palalido di Milano

Palazzetto strapieno, bagarini in piena attività

* IGNIS-ORANSODA   79-64  (33-38)

L’Ignis aveva schierato il suo impressionante pacchetto di lunghi e dimostrava di avere già un’ottima amalgama anche se il primo tempo dell’Oransoda era stato sensazionale per facilità di manovra e precisione di tiro. Nel secondo tempo l’Ignis aveva schiantato i brianzoli concedendo solo 26 punti. 

* SIMMENTHAL- ALL’ONESTA’   66-53  (27-29)

Simmenthal: Iellini 1, Vianello 7, Pieri 8, Masini 25, Robbins 19, Gnocchi 2, Longhi, Ongaro, Binda 2, Cerioni 2.

All’Onestà: Gatti 23, Isaac 8, Masocco 4, Vatteroni 6, Ossola 2, Bulgheroni 2, Galletti 2, Zanatta 4, Dal Pozzo 2, Vescovo, Vaccaro, Cosmelli I.

Un Simmenthal già in palla con un super Masini aggressivo, manovriero e preciso nel tiro ma Robbins (Chubin in tribuna) invece era apparso incerto. Un avvio sprint dell‘ Olimpia  dava l’idea che non ci fosse partita senochè a metà del primo tempo coach Percudani riusciva a trovare la chiave per bloccare i ragazzi di Rubini, superarli e arrivare in vantaggio all'intervallo. L’incontro si riscaldava nella ripresa con un tifo scatenato sugli spalti. "Maso", grande protagonista, trascinava in vantaggio i suoi, Isaac raggiungeva i 5 falli seguito poco dopo da Robbins (ma quest’ultimo nell’economia di squadra non era così determinante come l’ala della All’Onestà) e il Simmenthal poteva chiudeva in scioltezza l’incontro.

 

Mercoledi  5 ottobre -  Palestra Parini di Cantù

Anche la Parini era stata presa d’assalto, per due incontri molto attesi: Il Simm incontrava l’Ignis dopo il famoso spareggio mentre la squadra di casa si misurava con una compagine che ambiva anch’essa al terzo posto.

* ORANSODA- ALL’ONESTA’ 52-56

Oransoda: Burgess 20, Valentini, Rovati 6, Merlati, Cossettini, Barlucchi 10, Recalcati 9, Sarti 1, De Simone 6, Frigerio, Pinasco.

All’Onestà: Gatti 23, Isaac, 13, Masocco 2, Vatteroni 15, Ossola, Bulgheroni 1, Galletti, Dal Pozzo, Vescovo 2, Mauri, Cosmelli I.

Successo della Pallacanestro Milano, ma entrambe le squadre avevano rivelato di essere ancora alla ricerca di un'intesa corale; in compenso la forma fisica era già ottimale con i giocatori che -come scriveva il Corriere- “facevano un gran correre”.

* SIMMENTHAL – IGNIS 77-62 (34-28)

Doveva essere trasmesso il secondo tempo in Tv ma uno sciopero improvviso interruppe la trasmissione. Rubini aveva buttato in campo Chubin (Robbins in tribuna) e Steve era risultato di gran lunga il migliore in campo ed insieme a Masini avevano fatto impazzire l’Ignis. Nelle file varesine si evidenziava il problema Gennari perché l’asso americano appariva a disagio, fisicamente spento, bloccato facilmente da Iellini.  Per Tracuzzi i motivi di un così rapido abbassamento delle qualità di gioco furono un'enigma. 

Venerdi  7 ottobre -  Palazzetto Sport di Masnago Varese

Con il trofeo già in pratica assegnato, il leit motiv dell'ultima giornata a Masnago fu la scelta di Rubini tra Chubin e Robbins. Il primo aveva dato una chiara dimostrazione di essere un super giocatore ma Rubini non era convinto di allestire una squadra con solo un elemento oltre i due metri di altezza. A Varese Rubini avrebbe schierato Robbins, tenendo a riposo Chubin, per cui il “Rosso” avrebbe fatto di tutto per conquistare il posto.

* SIMMENTHAL – ORANSODA  68-76 (40-33)

Era l’esordio del Simmenthal sul campo di Varese dopo lo spareggio vinto a tavolino. Ammirevole il comportamento corretto da parte del pubblico locale che aveva però sostenuto sonoramente (malgrado antiche e persistenti ruggini) la squadra di Cantù. Inatteso risultato con Cantù che infliggeva una sonora sconfitta alle Scarpette Rosse, malgrado quest’ultimo avesse condotto agevolmente l’incontro sino a 10 minuti dal termine ed avendo anche accumulato un vantaggio massimo di 18 punti. Robbins aveva giocato bene in difesa, e la sua presenza in attacco consentiva a Masini di uscire dall’area per colpire da fuori, senza però dare l’impressione di essere un trascinatore. Comunque l’incontro non era stato caratterizzato da bel gioco e l’impressione era che l’Olimpia Milano avesse sottovalutato le capacità di resistenza e il grande spirito agonistico dell’Oransoda.

IGNIS – ALL’ONESTA’  67-70

Ignis: Bufalini 9, Villetti 8, Flaborea 6, P.Gergati, R.Gergati 2, Cescutti 2, Meneghin 5, Ossena, Gennari 14, Vittori 21.

All’Onestà: Bulgheroni, Isaac 15, Ossola 10, Mauri, Vaccaro, Vatteroni 4, Dal Pozzo 4, Zanatta 2, Masocco 6, Vescovo, Gatti 27, De Rossi 2.

Secondo incontro, seconda sorpresa. I milanesi ebbero la meglio sul parquet ostile al termine di un incontro aperto ed estremamente bello con Gatti migliore in campo (31 punti). In grande crisi Gennari, l’ombra del giocatore da tutti conosciuto e ammirato. Comunque la cura Percudani stava dando i suoi frutti considerando che solo venti giorni prima l’Ignis aveva stracciato per 80-59 la All’Onestà in una amichevole.

La classifica finale: 1° Simmenthal, 2° All’Onestà, 3° Ignis, 4° Oransoda

La classifica marcatori: Gatti (All’Onestà) 73, Masini ( Simmenthal) 64 , Vittori ( Ignis) 50.

 

Strascichi del Lombardia:

  • L’Ignis concedeva a Gennari un periodo di riposo a Cervinia. I giornali parlarono di esaurimento nervoso per il forte giocatore che fu necessariamente sostituito prima dell’inizio del campionato e invece confermato come straniero di coppa (l’Ignis avrebbe partecipato alla Coppa delle Coppe e alla Coppa Intercontinentale)
  • Il 14 ottobre il Simmenthal, con l’ultima esibizione di Bradley tra i milanesi, superava a Lubiana la selezione del “Resto d’Europa” 
  • Il 15 ottobre, la FIP squalificava Gianfranco Fantin del Petrarca Padova per un anno per essersi tesserato per il Simmenthal senza aver richiesto il nulla osta al proprio club. Fantin giocherà nel Simmenthal soltanto dal campionato successivo 1967-68
  • L’Ignis ingaggiava il 17 ottobre l’ala Stan McKenzie, 22 anni 193 cm, colored di agilità spaventosa, che era al tempo impegnato nella tournee estiva della Gulf Oil, team di Jim McGregor. Sino a quella data la Gulf aveva vinto tutti i 52 incontri disputati.
  • Stan McKenzie il giorno 19 ottobre disputava l’ultima sua partita con la maglia Gulf Oil contro il Simmenthal al Palalido di Milano. Vittoria del Simm per 94-90 (49-33), con superlativa partita di Robbins. Al termine dell’incontro, Rubini annunciava la sua scelta: Chubin sarebbe stato lo straniero e Robbins avrebbe giocato solo in Coppa dei Campioni. 
  • Domenica 23 ottobre iniziò il campionato 66/67. Lo avrebbe vinto il Simmenthal (2 sconfitte) davanti all’Ignis (sconfitte 5 sconfitte)
  • Il 27 novembre Dino Meneghin (16 anni) esordiva in campionato con la maglia Ignis.

IMMAGINI ALLEGATE

Steve Chubin cattura un rimbalzo

Vittorio "Ciccio" Dal Pozzo