Storia milanese


La finale di Coppa delle Coppe al 'Palazzone'

Milano fu 'campo neutro' per una seconda finale di Coppa delle Coppe: il 19 marzo 1980 il 'Palazzone' di S.Siro ospitò la sfida tra Gabetti Cantù e Emerson Varese
due società che negli anni '70 hanno rappresentato l'eccellenza del basket italiano in campo europeo. Varese, dopo aver vinto la prima edizione della Coppa delle Coppe nel 1967, era reduce da dieci finali consecutive di Coppa dei Campioni (con quattro trionfi), mentre Cantù deteneva la Coppa da tre edizioni, ma aveva vinto tre Korac tra il 1973 e il 1975.

Il club varesino aveva già richiesto alla FIBA l'organizzazione della finale ben prima del suo epilogo; il richiamo però del derby lombardo, e la previsione di poter attrarre un pubblico ben oltre le 10.000 presenze, convinse l'Ing. Gualco a dirottare l'incontro verso il Palasport di S.Siro. Gli spalti pieni (e un incasso 38 milioni e 800mila lire) premiarono questa scelta; anche la copertura televisiva della RAI nel mitico programma "Mercoledì Sport" e la telecroncaca affidata ad Aldo Giordani, contribuì ad esaltare il pathos della contesa decisa poi dopo un tempo supplementare.
L'impianto milanese fu criticato sia prima dell'incontro per il rischio delle infiltrazioni di pioggia dal tetto, sia durante: alle consuete difficoltà della visuale, in particolare per il parterre sacrificato a vantaggio di una tribuna stampa di tipo 'europeo', si aggiunsero i disguidi tecnici del tabellone elettronico (già ben lontano dal parquet) che non forniva l'indicazione del cronometro, costringendo lo speaker a scandire il passare del tempo a voce. Gli scontri tra tifosi e forze dell'ordine a fine partita non furono da imputare alla struttura, sebbene si disse che alcune spranghe usate nelle collutazioni furono recuperate all'interno dell'impianto.

L'Emerson era stata iscritta alla Coppa grazie alla rinuncia del Billy Milano, finalista del campionato precedente perso contro la Sinudyne Bologna; ai tempi era stata 'congelata' la Coppa Italia, per cui fu invitata la Pallacanestro Varese che nel campionato 1978/79 era stata fermata da Milano in semifinale playoff. Nel suo percorso, Varese aveva eliminato i finlandesi del KTP Kotka negli ottavi di finale (79-105 e 124-80 con Morse autore di 37 e 36 punti) ed aveva vinto il Gruppo B dei quarti di finale con cinque vittorie e una sola sconfitta; nella gara decisiva all'ultimo turno ancora Morse fu il dominatore con 42 punti rifilati al Barcellona nel 106-86 finale. Cantù, esentata dai turni preliminari, entrò in gioco solo nell'anno solare 1980; imbattuta per cinque giornate, perse 112-108 solo il ritorno a Leiden consentendo agli olandesi di strappare il secondo posto e di accedere alla semifinale.
Il Parker impensierì l'Emerson nelle due sfide di semifinale, perdendole con scarti contenuti: Varese vinse alla Groenoordhallen per 87-89 con 29 punti di Seals e 26 di Meneghin e per 95-87 al ritorno (con il trio Morse-Seals-Meneghin sopra i 20 punti) dopo essere stata sotto fino all'intervallo. Cantù invece cercò di ipotecare la finale vincendo 92-93 gara-1 a Barcellona (Flowers 25, Bariviera e Smith 24) e sfuttò la partita chiave di Renzo Tombolato (12 punti) per vincere in rimonta anche il ritorno a Cucciago (78-74).

Tra le due contendenti, che avevano appena raggiunto anche le semifinali scudetto, non c'era una netta favorita. Entrambe potevano schierare elementi di comprovata esperienza e attitudine al successo, giovani in grado di essere subito protagonisti e specialisti pronti alle situazioni d'emergenza.
Dopo un inizio contratto, anche per i piani tattici ben definiti con la difesa a zona dei varesini e le attenzioni del canturino Wayne Smith sul temutissimo realizzatore Bob Morse, l'Emerson riuscì a prendere qualche punto di vantaggio (26-20 al 13') fino a un massimo di 11 (39-28 al 17') sull'onda delle iniziative individuali di uno straordinario Alberto Mottini (22 alla fine). Cantù chiuse il primo tempo in rimonta (45-38) grazie al giovanissimo Antonello Riva (18 punti del neo-diciottenne) e continuò il suo momento positivo all'inizio della ripresa con Giorgio Cattini e un Marzorati più ispirirato. Nonostante l'uscita per falli di un opaco Bruce Flowers, la Gabetti fu condotta al pareggio da Bariviera con i due canestri di fila del 77-77 al 38'. Le battute finali furono palpitanti, con il canestro del pareggio (82-82) siglato da Marzorati a pochi secondi dalla fine dei tempi regolamentari. L'equilibrio nel supplementare fu rotto da due canestri di Meneghin prima di uscire per falli (al 42'); l'Emerson riuscì a difendere il proprio vantaggio con Morse (autore di un inconsueto 12/26 al tiro) mentre l'altro americano Bruce Seals (10/16 da fuori e 3/3 da sotto) aveva raggiunto il limite di falli al 38simo. L'epilogo amaro non risparmiò roventi polemiche dei canturini rivolte ad alcune decisioni arbitrali nel finale, con l'arbitro spagnolo sotto accusa. Fu l'ultimo trofeo europeo messo in bacheca dalla Pallacanestro Varese che negli anni successivi avrebbe raggiunto solo una finale di Korac (persa a Bruxelles nel 1985 contro la Simac di Joe Barry Carroll) e una di Fiba Europe Cup nel 2016 persa contro Francoforte. Cantù ebbe la forza di rinnovarsi ma nel contempo di continuare a macinare successi in campo internazionale riprendendosi la Coppa delle Coppe l'anno successivo (1980/81 assieme al campionato) battendo in semifinale proprio la Turisanda Varese e di seguito due Coppe dei Campioni, inframezzate da una Coppa Intercontinentale.

Finale - 19 marzo 1980 - Palasport di San Siro Milano

Emerson Varese x Gabetti Cantù 90-88 dts (45-38, 82-82)

- Pall. Varese: Ossola 1, Mottini 22, Morse 24, Seals 26, D.Meneghin 6, Colombo 3, Gualco 2, Carraria 6, Salvaneschi ne, Bergonzoni ne,  Caneva ne, Campiglio ne; coach Dodo Rusconi;

- Pall. Cantù: Marzorati 20, G.Gergati 2, W.Smith 13, Bariviera 11, Flowers 10, Cattini 10, Tombolato 4, A.Riva 18, Beretta, Innocentin ne, Porro ne, Bosa ne; coahc Valerio Bianchini.
Arbitri: Arabadjan (BUL) e Hernandez Cabrera (SPA)

 

Si ringrazia l'Ufficio Stampa della Pallacanestro Varese per le immagini fornite

IMMAGINI ALLEGATE

Bruce Seals (Varese) al tiro contro Renzo Bariviera (Cantù) nella finale della Coppa delle Coppe 1980 giocata al Palazzone di S.Siro. A rimbalzo si riconoscono anche Meneghin, Flowers, Gergati, Morse e Marzorati (“Courtesy of Pallacanestro Varese”)

Emerson Varese festeggia la Coppa delle Coppe 1980 vinta al Palazzone di S.Siro contro la Gabetti Cantù. Da sinistra Guido Borghi, Carraria, il 'masseur' Galleani, Caneva, Meneghin, Seals, Marino Capellini e Bergonzoni ("Courtesy of Pallacanestro Varese")

Un'immagine della Coppa delle Coppe