Storia milanese


1982-1985: l'arrivo di Meneghin, la seconda stella e altri due scudetti

La Pallacanestro Varese decise di vendere il 32enne Dino Meneghin, uomo simbolo del basket italiano, che lamentava qualche acciacco per le tante battaglie combattute e spesso vinte. La famiglia Gabetti non si lasciò scappare l’occasione, nonostante qualche iniziale mugugno dei tifosi, e mise sotto contratto il pivot di Alano di Piave..

Dan Peterson chiese al manager Tony Capellari di investire anche su una giovane ala goriziana dal tiro molto preciso dalla lunga distanza, Roberto Premier, e lo ottene.

Con Meneghin fuori per infortunio, la Billy stentò ad ingranare all’inizio di stagione e giunse terza nella regular season.

Con il rientro di un Super-Dino, il Billy nei play-off battè 2-1 (89-81, 71-78, 72-66) il Cidneo Brescia, 2-0 (82-71, 66-65) la Berloni Torino e in finale 2-0 (89-86, 73-72) la Scavolini Pesaro.

Il quintetto base più utilizzato da Dan  Peterson fu quello formato da D'Antoni, F. Boselli, Gallinari, Ferracini, Gianelli.

Gianelli fu il miglior marcatore della squadra con una media di 16 punti. “Arsenio” D’Antoni vinse per l’ennesima volta la classifica delle palle recuperate.

 Formazione dell'Olimpia Billy Milano Campione d’Italia 1982: Ferracini (cap), D’Antoni, F.Boselli, Gianelli, V.Gallinari, Lamperti, Meneghin, Premier, Innocenti, Della Monica, Del Buono, Sciacca. Allenatore Peterson.

Il 1982/83 fu la prima di due stagioni quasi speculari: due finali scudetto e due finali di Coppa...entrambe perse in extremis.

I neo-campioni d'Italia 1982 confermarono l’organico di squadra e Peterson diede ancora fiducia allo stesso quintetto base. Nella regular season il Billy arrivò primo a pari punti con il Banco Roma.

Nei play-off l’Olimpia Milano eliminò 2-0 (75-60, 81-80) la Cagiva Varese, 2-1 (93-71, 89-100, 87-73) la Scavolini Pesaro, ma in finale cedette il passo 1-2 (82-88, 86-73, 83-97) al BancoRoma di coach Bianchini. Nell'immaginario collettivo, di questa finale 'metropolitana' restano le tribune affollate da oltre 12.000 tifosi sia al PalaEur che al Palazzone di S.Siro, e la mossa difensiva di Vittorio Gallinari su Wright.  Il Billy nel contempo aveva già perso di un punto con la Ford Cantù la finale di Coppa dei Campioni in quel di Grenoble, dalle discussioni non ancora sopite dopo quasi quarant'anni.

Formazione dell'Olimpia Billy Milano 1983: Ferracini (cap), D’Antoni, F.Boselli, Gianelli, V.Gallinari, Meneghin, Premier, Innocenti, Rossi, D.Boselli.  Allenatore Peterson. 

L'estate 1983 fu foriera di un nuovo arrivo e diverse partenze storiche: il proprietario Gian Mario Gabetti si accordò con un nuovo sponsor, il marchio Simac con una nuova livrea che porta una tonalità di rosso meno accesa ma più formale.                 

Angelo Cattaneo detto il “dutur”, mitico massaggiatore per 28 anni dell’Olimpia Milano, andò in pensione, portando con sé, mille ricordi, i segreti dello spogliatoio, la stima professionale, l’amicizia e il rispetto di alcune generazioni di “scarpette rosse”.

Assieme a lui, lasciano l'Olimpia anche il capitano Vittorio Ferracini, John Gianelli e definitivamente anche Dino Boselli. L'episodio-chiave della stagione fu la fuga improvvisa e repentina di Earl Cureton che solo dopo sei partite di campionato tornò nella sua NBA infischiandosene del contratto con l'Olimpia. Il club ponderò molto bene la scelta del suo sostituto, firmando Antoine Carr.giovane ala/ pivot di 206 cm per 102 kg., appena uscito dall’Università era dotato di grande potenza atletica. Peterson lo inserì in quintetto base con D'Antoni, Premier, Bariviera e Meneghin. Antoine fu il miglior realizzatore della squadra con 21 punti di media a partita, primeggiando anche nella classifica assoluta delle stoppate.

La Simac dominò nella regular season. Nei play-off sconfisse 2-0 (97-90, 90-64) l’Indesit Caserta, 2-0 (91-85, 85-79) la Jollycolombani Cantù, ma in finale fu battuta 2-1 (82-86, 75-71, 74-77) dalla Granarolo Bologna, perdendo due volte al 'Palazzone'.

La Simac perse anche la finale di Coppa delle Coppe contro il Real Madrid di un punto (82-81), senza poter schierare Carr in quanto lo 'spot' di straniero era già stato bruciato con il tesseramento di Cureton.

La formazione dell'Olimpia Simac MIlano 1984: D’Antoni (cap.), F.Boselli, Carr, Gallinari, Meneghin, Premier, Bariviera, De Piccoli, E.Riva, Lamperti, Curaton ( tagliato).  Allenatore Peterson. 

Per la stagione 1984/85 Mike D’Antoni ottenne lo status di 'italiano'. La Simac confermò i giocatori italiani e ingaggiò come stranieri Russ Schoene, ala alta di 208 cm seconda scelta dei Philadelfia 76ers proveniente da due stagioni mediocri nella NBA e Walter Frederick "Wally" Walker, trentenne ala piccola di 201 cm con una gloriosa carriera nei “pro”, dove ha conquistato due “anelli”.

Dopo undici partite Dan Peterson venne a sapere che Joe Barry Carroll, centro di 213 cm ex prima scelta era fermo nella NBA per una disputa contrattuale con i Golden State Warriors. Cappellari fece a Carroll un'offerta irrinunciabile. 

Dan, anche se fino ad allora Schoene non aveva brillato, mentre Walker si era dimostrato all’altezza della situazione, decise di tagliare quest’ultimo per far posto a Carroll. Dan con Carroll e Meneghin dovette rivoluzionare il suo collaudato sistema di gioco, avendo la possibilità di schierare contemporaneamente due pivot di altissimo livello. Il quintetto-base del Simac fu composto da D'Antoni, Premier, Schoene, Meneghin, Carroll.

La Simac terminò la regular season prima a pari punti con il Banco Roma. Nei play-off la Simac eliminò 2-0 (105-81, 86-85) la Granarolo Bologna, riuscì con fatica a prevalere 2-0 (97-91, 91-90) sulla Berloni Torino e sconfisse in finale più agevolmente (93-71, 101-81 ) la Scavolini Pesaro.

L’Olimpia Milano restando imbattuta nei play-off ha stabilì un record ancora imbattuto. Nel palmares di quella stagione era già inclusa la Coppa Korac,  vinta battendo in finale la CiaoCrem di Varese a Bruxelles.

Il miglior marcatore della squadra fu JB Carroll con 25 punti di media a partita, che vinse anche la classifica assoluta delle stoppate   

 La formazione dell'Olimpia Simac Milano Campione d’Italia 1985: Campione d'Italia: Joe Barry Carroll, Russ Schoene, Wally Walker, Marco Baldi, Renzo Bariviera, Franco Boselli, Mike D'Antoni, Tullio De Piccoli, Vittorio Gallinari, Mario Governa, Michele Guardascione, Marco Lamperti, Dino Meneghin, Mario Pettorossi, Riccardo Pittis, Roberto Premier. Allenatore: Dan Peterson.

IMMAGINI ALLEGATE

Formazione del Billy Olimpia Milano Campione d'Italia 1981-82: Rinaldo Innocenti, Vittorio Gallinari, John Gianelli, Vittorio Ferracini, Dino Meneghin, Antonio Della Monica, (seduti) Roberto Premier, Mike D'Antoni, coach Dan Peterson, masseur Angelo Cattaneo, Vice Franco Casalini, Franco Boselli, Marco Lamperti; in rosa ma non in foto: Pierpaolo Del Buono, Italo Pignolo, Vincenzo Sciacca (foto Scaccini per gentile concessione dell'autore)

Claudio Malagoli in entrata contro Gianelli e Meneghin

La "mitica" 1-3-1 del Billy Milano.

Un momenti di Granarolo Bologna - Simac Milano giocata nel palazzetto di piazzale Azzarita.

Formazione della Simac Olimpia Milano Campione d'Italia 1984-85: Renzo Bariviera, Vittorio Gallinari, Russ Schoene, Joe Barry Carroll, Russ Schoene, Dino Meneghin, Tullio De Piccoli (seduti) coach Dan Peterson, Roberto Premier, Mike D'Antoni, masseur Franco Venturi, Franco Boselli, Mario Pettorossi, vice Franco Casalini (in rosa ma non in foto Wally Walker, Marco Baldi, Mario Governa, Michele Guardascione, Marco Lamperti, Riccardo Pittis)

Formazione della Simac Olimpia Milano campione d'Italia 1985-86: coach Dan Peterson, Renzo Bariviera, Fausto Bargna, Russ Schoene, Dino Meneghin, Cedric Henderson, Vittorio Gallinari (in piedi) Andrea Blasi, Mike D'Antoni, masseur Giovanni Gallotti,  Roberto Premier, Franco Boselli (seduti) in rosa e staff ma non in foto: Franco Casalini (vice), Riccardo Pittis, Mario Governa

Rubini stappa la bottiglia dopo la conquista del ventesimo scudetto di Milano a Pesaro

Bouie taglia fuori Dino Meneghin nella finale scudetto 1981/82

Finale play off 1982: Ferracini, D’Antoni, Kicanovic, Zanon (arbitro), Meneghin, Bouie, Magnifico, Silvester, Gianelli, Boselli e Zampolini.