Racconti


La mia prima vittoria a Varese

Racconto di Mauro Cerioni, giocatore Billy anno 1980/81.

Sino a quel momento non avevo mai vinto a Varese; sia nella mia prima esperienza Simmenthal Olimpia (dal 1967 al 1975) e neppure negli anni di Rieti e di Reggio Calabria.

Per me Varese era un tabù, battuta innumerevoli volte in casa o negli spareggi scudetto, ma mai ero riuscito ad uscire con il referto rosa dalla bomboniera di Masnago.

Nella stagione 1980/81, praticamente al termine della mia carriera, ho la necessità di ritornare a Milano e rifiuto offerte economicamente interessanti. L’Olimpia sponsorizzata Billy, con Dan Peterson allenatore, mi offre un ingaggio precisando, molto correttamente, che non mi avrebbe però dato molte opportunità di giocare. Tutto sommato, per me, erano condizioni accettabili ed infatti non mi sono mai pentito di questa decisione: volevo finire la carriera in una grande squadra, per giunta a Milano, ed in una società in cui avevo avuto le più grandi soddisfazioni .

La rosa aveva undici componenti, ma Peterson in pratica ne teneva in considerazione solo sei. Io sfortunatamente ero il settimo dando il cambio a Vittorio Gallinari.

Anche in allenamento, nelle partitelle, la distinzione era rigida ed io ero regolarmente schierato con la squadra con maglia blu (i rincalzi).

In quella stagione stavo giocando veramente poco e ricordo che ero reduce da diversi incontri da “non entrato” quando il calendario ci mise contro Varese, sponsor Turisanda, in quel momento in testa alla classifica (aveva 28 punti e noi eravamo secondi con 22). Tra l’altro la Turisanda in quel campionato arrivò, alla grande, prima, ma nei play off fu eliminata in semifinale dalla Virtus Bologna mentre il Cantù (che avrebbe vinto il titolo) ci eliminò in semifinale alla terza partita per un solo punto di differenza.

Ma non divaghiamo, e torniamo a quella domenica 14 dicembre quando nel primissimo pomeriggio, anche per il clima umido e freddo, mi venne una cefalea veramente fastidiosa.

Sia sul pullman verso Varese che negli spogliatoi presi pastiglie su pastiglie ma il mal di testa continuava a martellarmi. La partita ebbe inizio con il nostro solito quintetto, i soliti cambi ed io ero in panchina convinto di non entrare in campo neanche in quell’incontro.

Oltretutto con quella cefalea l’ultimo mio desiderio era di giocare.

A un certo punto, Pentassuglia (allenatore di Varese) diede ordine di cambiare la loro difesa da uomo a zona 2-1-2. Il Billy, per le caratteristiche dei suoi giocatori, trovava ostico attaccare la zona e anche quella volta il problema si poneva con evidenza.

Peterson non perse tempo, mi chiamò vicino a sé e mi buttò in campo appena possibile. La cefalea mi dava un terribile fastidio ma quando mi trovai con la palla in mano, libero ed in una buona posizione sulla fascia sinistra, non mi feci pregare, tirai e .. canestro!

Nel giro di sei minuti insaccai quattro canestri su quattro tentativi e tenemmo brillantemente testa.

Pentassuglia, visto l’andazzo, ordinò di ritornare alla difesa a uomo. Immediatamente Peterson mi tolse dal campo e, devo confessarlo, la cosa non mi fece molto piacere. Comunque i due Borselli e D’Antoni contro la uomo di Varese furono incontenibili.

Ricordo anche che sugli spalti si accesero parecchie risse e per questa ragione la partita fu anche sospesa per qualche minuto.

Vincemmo 75-70. Era la mia prima vittoria sul campo di Varese.

La cefalea nel frattempo era sparita e sul pullman Peterson mi fece i complimenti, e come premio annunciò che il giorno dopo, lunedì, la sola squadra blu (non tutti i giocatori, si badi bene) sarebbe potuti andare a cena al Torchietto a spese sue.

Chiunque abbia conosciuto la leggendaria parsimonia di Dan, capisce da questo episodio quanto Peterson avesse apprezzato la mia prestazione!

PS.  Il giorno dopo, lunedì, noi cinque (Io, Battisti, Biaggi, Stranieri e Mossali) festeggiammo alla grande al Torchietto. Tempo dopo seppi che Peterson era riuscito, nel frattempo, a convincere Cappellari a farsi carico di quella cena. Grande Dan!

IL TABELLINO DI QUELL'INCONTRO

14/12/1980 Turisanda – Olimpia Milano 70-75 (37-38)

Turisanda: Salvaneschi 5, Morse 29, Mottini, Zanatta 4, Meneghin 20, Bassetti 6, Mentasti 6, Prina, Vescovi, Bergonzoni.
Olimpia Milano: D. Boselli 15, Boselli P, 14, D’Antoni 12, Cerioni 8, Gallinari 2, Ferracini 10, Gianelli 14, Mossali, Biaggi, Battisti.

Racconto inviato e quindi riservato per il Museodelbasket-milano.it.

IMMAGINI ALLEGATE

L'esultanza grintosa di Dan Peterson