Racconti


Coach Benvenuti e Mister Crispi dentro la fontana

Racconto di Mabel Bocchi, campionessa oltre che capitana della Nazionale.

Il Mister era notoriamente oggetto di scherzi da parte dei maschi mentre noi ragazze eravamo molto più rispettose. Inoltre, Rosi Bozzolo ed io abbiamo sempre goduto di un trattamento speciale (per altro da noi non richiesto e non conosciuto dalle altre) proprio da parte di Mister.

Tutte le mattine ci svegliava con il suo magnifico caffè napoletano e non dimenticava mai di portarmi una tavoletta di cioccolato prima delle partite, specie se giocavamo di mattina, momento in cui avevo la pressione bassissima. Tant’è che ad Ancona, nelle qualificazioni europei di non mi ricordo quale anno, svenni nel riscaldamento per ‘fame’. Ci davano da mangiare quattro ore prima della partita ed io a stomaco vuoto non ero assolutamente in grado di giocare.

Da allora, finalmente, il medico si decise a darmi ulteriori zuccheri e proteine un’ora prima (l’avevo chiesto mille volte, ma mi dicevano che era contrario a qualsiasi principio della medicina sportiva).

A ben pensarci, però, una volta anche noi abbiamo "osato".

Settembre 1975, eravamo in preparazione mondiali che si sarebbero tenuti di lì a poco in Colombia a Cali (dove ci saremmo qualificate quarte, alle spalle di URSS, Giappone e Cecoslovacchia).

Siamo in ritiro a Rio de Janeiro e vicino al nostro hotel c’era una bellissima fontana. Ci venne in mente di prendere di brutto il Mister e il coach Gianfranco Benvenuti e buttarli dentro vestiti. Benvenuti ne rise, il Mister ci tenne il muso almeno un giorno.

PS. A Cali, comunque al Mister era passato tutto. Non vi dico le feste che mi fece dopo che segnai 33 punti al Brasile e 28 alla Colombia, arrivando terza nella classifica individuale con 18,3 punti a partita, vinta dalla Nieto (Colombia) con 20,7.

Racconto inviato e quindi riservato per il Museodelbasket-milano.it.

IMMAGINI ALLEGATE

Mabel Bocchi