Storia milanese


Le sfide Olimpia Milano - Harlem Globetrotters (prima parte)

Gli Harlem Globetrotters, come già abbiamo avuto modo di dire, sono una faccia del “basket” e rappresentano ancora oggi un biglietto da visita del “mondo USA”, ma negli anni 50 e 60 per chi abitava fuori dagli States erano un modo tangibile - e per molti l’unico - di conoscere il basket nordamericano. Sintomatico che nel 1951 l’esibizione degli Harlem a Berlino Ovest (nello storico Stadio olimpico) ebbe ben 75.000 spettatori!

Da molti anni nelle loro esibizioni i Globetrotters incontrano esclusivamente una formazione (rigorosamente di atleti bianchi) costruita ad hoc, che fa capo alla stessa holding, e i cui giocatori sono istruiti per consentire agli Harlem di sviluppare le proprie azioni/gag (oggi addirittura studiate da coreografi).

Ma non sempre è stato così, tanto è vero che negli anni '30 e '40 regolarmente gli Harlem incontravano squadre universitarie o addirittura formazioni professionistiche, spesso vincendo, e conquistando, alla fine degli anni '40, anche un trofeo "ALL USA" denominato (presuntuosamente) “Campionato Mondiale di Basket”.

Negli anni '50 gli Harlem, che avevano al seguito la propria formazione “avversaria”, avevano comunque anche incontrato saltuariamente delle formazioni locali.

E proprio nell’immediato dopoguerra si svilupperà un sogno che porterà gli Harlem a Milano ad incontrare la migliore squadra italiana del tempo, l’Olimpia, allora sponsorizzata Borletti.

Gli Harlem giunsero in Italia (e a Milano specificatamente) la prima volta il 3 luglio 1950 contro i New York All Stars (selezione di giocatori bianchi, che erano gli sparring partner dei Globetrotters), accendendo l'interesse spasmodico del pubblico che probabilmente ignorava cosa fosse il basket ma era voglioso di vedere finalmente qualcosa di “americano”.

Il desiderio della novità, durante l’esibizione, si tramutava in meraviglia, per cui alla fine dello spettacolo il pubblico rimaneva estasiato e questo creava - sui media - un effetto moltiplicatore.

Teniamo conto che gli Harlem giungevano da noi in piena estate e si esibivano esclusivamente in campi all’aperto (a Milano al Vigorelli, a Torino al Circolo del Tennis, a Roma al Foro Italico) e riuscivano a contare anche 10.000 spettatori a partita, contorniata da numeri di varietà e/o incontri amichevoli di basket di squadre italiane.

Nel Luglio 1951 ecco il ritorno degli Harlem, sempre al Vigorelli.

Il velodromo era, al tempo, affollato di riunioni ciclistiche o pugilistiche e fu un miracolo trovare due giorni liberi per la pallacanestro. Gli Harlem erano scesi in Italia con la propria formazione partner (Boston Worldwins) e per due serate diedero spettacolo (18-19 giugno).

In concomitanza con gli Harlem fu organizzato il III Torneo Maschile “Città di Milano” a cui partecipava il Borletti, la Stella Rossa Belgrado, il Roma e la Sewanee University, che era aggregata organizzativamente agli Harlem e che pertanto girò l’Europa per ben 10 settimane. Il Borletti in finale battè la Sewanee per 52-41 mentre la Stella Rossa si piazzò terza battendo Roma.

Notare che la Sewanee University nella sua tournee europea vinse 54 incontri e subì solo 3 sconfitte (tra cui quella di Milano).

Molto probabilmente questo è il primo incontro ufficiale - a Milano - del Borletti contro una formazione genuinamente USA, cioè che non fosse una selezione fra le truppe USA di stanza in Europa. Da notare che una decina di giorni prima il Borletti aveva incontrato la Sewanee University in Svizzera in anteprima all’esibizione degli Harlem (ed in quella occasione venendo sconfitto).

Nlel 1952 gli Harlem giunsero di nuovo al Vigorelli di Milano. Per la cronaca l’esibizione del 28 luglio fu spostata al giorno successivo causa pioggia.  In questa occasione, a Milano la partita degli Harlem contro i New York Celtics (che nulla avevano a spartire con i Boston Celtics, salvo la maglia molto simile) si concluse con vittoria per 48-40, con parziali di 20-12, 32-26 e 44-32.

Questa partita fu preceduta dalla finale del torneo di basket femminile "Città di Milano” vinta dalla Comense (campione d’Italia ed allenata da Garbosi con Liliana Ronchetti assente per infortunio) sulla Bernocchi di Legnano per 28 a 24 dopo un tempo supplementare, mentre la Reyer Venezia regolava la Ginnastica Triestina per il terzo posto.

Dopodiché nei giorni successivi gli Harlem si trasferirono a Roma per le loro esibizioni ed in tale occasione furono anche ricevuti da Papa Pio XII.

Tali avvenimenti ebbero notevole risonanza sia in termini di spettatori (sempre il tutto esaurito in arene all’aperto) che di attenzione mediatica, per cui il presidente Bogoncelli cominciò a sognare di fare disputare un incontro tra gli assi americani e i suoi campioni.

Nel 1953 Bogoncelli realizzò il sogno, con la prima “partita storica” dell’Olimpia.

L’Olimpia organizzò un torneo a quattro al Velodromo Vigorelli (all’aperto) con due partite a sera, a cui aderirono gli Harlem Globetrotters, gli USA All Stars (era il nominativo - per quell'anno - della formazione che gli Harlem si portavano appresso nella loro tournee), il Cus Milano (allora in serie B) e l’Olimpia Borletti.

Le scarne note del tempo raccontano che il torneo era intitolato a Nino Miliani (triestino, campione del Borletti e della Nazionale, che era appena tragicamente morto per un infortunio sul lavoro: saldatore, gli era esplosa in faccia la bombola dell’acetilene) e aveva avuto luogo i giorni giovedì 2 e venerdi 3 luglio 1953, ogni volta davanti a circa 15.000 spettatori entusiasti.

Nella prima giornata si incontrarono alle 21:00 il Cus Milano contro gli USA All Stars  (vittoria di questi ultimi per 62 a 25) e nella seconda partita alle 22.30 gli Harlem contro l'Olimpia Borletti.

Il Borletti era nella sua formazione tipo (aveva appena vinto lo scudetto con lo scomparso Miliani, con Stefanini e Romanutti classificatisi rispettivamente in testa alla classifica cannonieri), ed era rinforzata da un giocatore slavo, Rochlitzer (poi naturalizzato a Pavia) che però non segnò nemmeno un punto. Gli Harlem schieravano (ed era per lui l'ultima stagione) il grande Tatum che si era appena ripreso da un infortunio che gli aveva spezzato due costole e debuttava Walter Dukes, già miglior giocatore universitario 1953 e che successivamente avrebbe vinto due titoli NBA, pivottone da 2.12 m e 115 kg, a cui nessun giocatore Borletti poteva opporsi. Il grande Lemon, attrattiva per i milanesi nel successivo ventennio, sarebbe entrato in squadra solo l’anno dopo.

Gli arbitri furono Kennedy (Usa) e il milanese Maifredi, che poi avrebbe avuto un futuro come dirigente federale, oltre ad essere papà di Fausto Maifredi, Presidente FIP nei primi anni 2000.

Si giocò su quattro tempi e la vittoria dei Globetrotters fu nettissima 65-37 con i parziali 23-11, 38-17 e 50-33.

Il tabellino per Borletti fu: Stefanini 14, Pagani 12, Romanutti 10, Acerbi 1, Gamba, Sforza, Padovan, Reina, Rochlitzer, Rubini. Di questo storico incontro restano alcune preziose fotografie.

Per la cronaca, nella seconda serata che si svolse malgrado la pioggia cadesse ad intermittenza, gli Harlem vinsero sugli USA All Stars per 48-36 ed il Borletti vinse facile sul Cus Milano (in cui militavano Forastieri e Calebotta).

In realtà, il divario di forze (tecnico e fisico) tra i campioni americani ed i nostri era enorme.

Coach Gamba, che aveva fatto parte della squadra, giustamente fa ancora notare che al tempo i neri non erano graditi (eufemismo) nella NBA, per cui i migliori "colored" approdavano negli Harlem. In particolare Gamba ricorda ancora di come fosse rimasto impressionato dalla lunghezza delle braccia e delle dimensioni delle mani di Tatum, che era anche un fenomeno dal punto di vista tecnico. Insomma la differenza tra noi e loro ed e il tipo di basket degli Harlem che sbeffeggiava (sia pure bonariamente) gli avversari avrebbero dovuto fare capire che il basket europeo avrebbe fatto meglio ad evitare questi incontri, ma...

Segue.

IMMAGINI ALLEGATE

Gli Harlem contro la formazione degli Usa All Stars durante la tournée del 1953

Harlem - Borletti Milano, sfida del 1953 a Milano

Tatum (26) in Harlem Globetrotters - N.Y. Celtics nel 1952

Un fotogramma della sfida tra gli Harlem e i New York Celtics nel 1952

La delegazione e la squadra degli Harlem Globetrotters in udienza da Papa Paolo VI nel 1952

Un'altra splendida istantanea della sfida Borletti-Harlem a Milano nel 1953

Tutti in volo in area in occasione di Harlem-Borletti a Milano nel 1953