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Baldi Marco

Marco Baldi è nato ad Aosta il 7 novembre 1966; dopo aver rinunciato al suo sogno di diventare il portiere di calcio più alto del mondo (era già 2 metri in seconda media) è stato catturato dalla pallacanestro e già a quindici anni è entrato nell'orbita dell'Olimpia Milano.

Coach Dan Peterson, considerandolo la più grande promessa della sua generazione, ha proposto alla società un "investimento a lungo termine", mandando Marco a studiare negli USA con la finalità di crescerlo tecnicamente in un contesto molto competitivo. Baldi ha disputato la sua prima stagione americana (il 1983/84) alla Woodbridge High School a Irvine (California) e poi si è trasferito alla Long Island Lutheran, a Brookville (NY), allenato da Bob McKillop.

Cresciuto fino ai 208 cm con un fisico massiccio e la propensione al gioco interno Marco, terminato il liceo, ha avuto un'ottantina di richieste dalle università, che offrono ai talenti migliori borse di studio per accasarsi nelle loro squadre, ed ha scelto la mitica St. John's di Lou Carnesecca.

Al suo primo anno è stato già una pedina importante per il tecnico italo-americano; alle spalle di un quintetto di "stelle" composto da Mark Jackson, Ron Rowan, Willie Glass, Walter Berry e Shelton Jones, il pivot valdostano era la riserva con più minuti in campo e ha contribuito alla conquista del titolo della Big East Conference 1986.

In estate Marco, che aveva fatto qualche comparsata a referto nel Billy stagione 1982/83, tornava in Italia per partecipare ai concentamenti indetti dalla Fip per i giovani della sua categoria (Nazionale Cadetti 1983) e per la prestagione dell'Olimpia.

Questo però lo ha fatto incappare nelle regole universitarie che a quel tempo erano molto severe riguardo all'accusa di professionismo. A causa di un biglietto aereo prepagato dalla Tracer per il rientro in Italia, Baldi ha subito una pesante squalifica di 16 partite dalla NCAA, dopo che si era prospettata anche la sospensione per un anno intero. L'accusa è poi caduta nel processo di appello e Marco ha potuto così tornare per giocare qualche partita.

Il suo percorso universitario è proseguito fino alla stagione 1987/88; con i Redmen, Baldi ha giocato 88 partite, comprese tre apparizioni al Torneo NCAA e ha segnato 287 punti.

Il primo a richiamarlo in patria è stato Valerio Bianchini che, giudicandolo atleta di interesse per la Nazionale, lo ha convocato per alcuni tornei internazionali dell'estate 1988. 

Di seguito Franco Casalini, diventato capo allenatore dell'Olimpia, lo ha lanciato nella Philips di D'Antoni, Mc Adoo e Meneghin poi campione d'Italia 1988/89.

Il legame con la sua alma mater è rimasto fortissimo, tanto da proseguire gli studi a St.John's nelle estati successive fino ad ottenere l'agoniata laurea in Business Administration.

Nel suo primo campionato di Serie A, Marco si è messo in luce come un buon rincalzo segnando 4,5 punti prendendo 2,8 rimbalzi a partita, ma aveva evidente bisogno di fare esperienza con un maggiore minutaggio. Pertanto è stato mandato un anno in prestito ad Arese e il campionato successivo a Brescia, chiusi entrambi a 8.7 punti a partita e un rendimento alquanto positivo.

Mike D'Antoni, succeduto sulla panchina dell'Olimpia Milano, lo ha richiamato nella stagione 1991/92 per fare il cambio di Dawkins e l'anno successivo di Antonio Davis; quando quest'ultimo si è infortunato, Baldi ne ha preso il posto in quintetto-base nel finale di stagione e i playoff. La frustrazione per i pochi minuti giocati, pur contribuendo alla vittoria in Coppa Korac del 1993, ha indotto Baldi a trovare altre nuove destinazioni.

E' emigrato prima a Reggio Calabria nella stagione 1993/94 e poi è sceso di categoria nella Polti Cantù, finalista del campionato di A2. Anche in questi contesti il suo ruolo è stato primo cambio ai pivot.

Baldi è poi tornato nuovamente a Milano nella Stefanel di Tanjevic, che lo ha utilizzato con il contagocce, giusto in tempo per vincere lo scudetto e la Coppa Italia 1995/96. 

Dopo aver tentato la fortuna al Bayer Leverkusen (stagione 1996/97) e nei London Towers (con 159 punti in 35 gare), è approdato definitivamente all'Olimpia Milano, vestendo le maglie Sony ed Adecco fino al 2001; dopo un paio di mesi in serie B a Varese, ha optato per il ritiro dai campi di gioco, per diventare prima assistant coach (con Pippo Faina) e poi team manager dell'Armani, compito che ha effettuato fino al 2007. Da allora svolge il ruolo di scout in Europa per alcune franchigie NBA.

Marco a Milano vanta 208 presenze ed ha segnato 466 punti.

Baldi è stato un progetto di campione che non si è mai realizzato compiutamente, anche se non esiste la controprova che, restando a Milano e allenandosi tutti i giorni contro Meneghin, sarebbe stato meglio per lui.

Nel suo palmares figurano due scudetti (1989 e 1996) una Coppa Korac (1993) ed una Coppa Italia (1996) tutti con l'Olimpia Milano.

IMMAGINI ALLEGATE

Marco Baldi alla St.John's University

Marco Baldi e Mike D'Antoni con la Coppa Korac

Marco Baldi contro Carera nella Finale Scudetto 1989

Marco Baldi in maglia Philips Milano nella stagione 1988/89; poi cambiò numero

Marco Baldi nella stagione di ritorno a Milano (88/89) dopo gli anni a St. John's

La Philips Milano con la Coppa Korac conquistata nella stagione 1992/93. Si riconoscono Baldi, Pessina, Djordjevic, Alberti, Davis, Rotasperti e Riva.

Marco Baldi in difesa su Magnifico nel campionato 1988/89

Marco Baldi