Persone


Toth Lajos

Lajos Toth è nato in Ungheria a Nagyigmand nel 1932, dove nel 1949 ha cominciato a giocare nel Komarom; ala di 190 cm e dottato di buon tiro, poi si è trasferito al Vasas-Magav di Budapest nel 1952.

Nel 1955 ha fatto parte nella nazionale magiara che ha vinto i Campionati Europei di Budapest sconfiggendo la nostra rappresentativa che era allenata da Jim Mc Gregor per 81-65 e l'Unione Sovietica, giunta seconda, per 82-68.

Toth con la Nazionale Ungherese ha disputato in tutto solo 24 incontri perchè, quando nel 1956 c'è stata l'invasione delle truppe sovietiche, è riuscito a scappare e raggiungere Vienna dove ha telefonato a Franco Germani, futuro presidente Mobilquattro ma allora arbitro internazionale, che aveva conosciuto in occasione di incontri internazionali e al presidente dell'Olimpia Adolfo Bogoncelli.

Giunto in Italia, è stato ingaggiato dall'Ignis Varese come straniero ed ha disputato quattro stagioni risultando anche uno dei migliori cannonieri del campionato.

La Fip nel 1959 ha deciso di vietare il tesseramento di giocatori stranieri e Toth che risultava un profugo politico apolide, non ha più potuto giocare in campinato.

Il commendator Borghi, ha pensato di naturalizzarlo ma per queste pratiche occorreva tempo. Lajos, grazie a George Bon Salle, pivot americano occhialuto del Simmenthal, ha trovato un ingaggio a Denver in una squadra di una lega semiprofessionistica statunitense e il lavoro presso gli uffici americani dell'Alitalia.

L'Ignis poi, in previsione di una prossima naturalizzazione, lo ha richiamato trovandogli un ingaggio in Svizzera nel Servette dove ha disputato solo poche partite.

Nel 1961 Toth ha ottenuto la cittadinanza italiana ed è tornato nell'Ignis per una stagione, poi è passato alla Robur et Fides sponsorizzata Prealpi per due campionati e nel 1964 ha chiuso con la serie A nell'All'Onestà di Milanaccio e di Enrico Garbosi che lo aveva allenato a Varese.

Lajos inizia quindi la carriera di allenatore a Casale in serie C, poi ad Asti dove ha ottenuto tre promozioni in quattro anni conquistando in serie A. In seguito Toth ha alternato il lavoro di allenatore a quello di dirigente a Torino e Pesaro.

Nel 1979, da giocatore di poker, senza averne i mezzi economici, ha comprato insieme a Massimo Maisetti, un broker assicurativo digiuno di basket, la Pallacanestro Milano che aveva perso lo sponsor (Xerox) e aveva venduto i giocatori più quotati (Jura, Serafini, Laurisky, Rodà, Beretta, Farina).

Con pochi mezzi a disposizione li ha rimpiazzati con il cognato Bruno Riva, i cavalli di ritorno Papetti, Veronesi, Lucarelli e i giovani Polloni ed Arrigoni provenienti da Rho, Melvin Davis, ex pro NBA, e Steve Castellan giovane ed inesperto collegiale.  La nomina di Tom Heinsohn a supervisore tecnico ha causato la rottura del rapporto con Dante Gurioli, allenatore sotto contratto, e sostituito poi da Bruno Boero.

A metà campionato Tom Heinsohn non si è più visto e Toth si è reso irreperibile lasciando Maisetti nelle pesti economiche. Il rendimento della squadra ha risentito delle incertezze della conduzione ed è retrocessa.

La commissione giudicante della FIP nel 1981 ha radiato Lajos Toth, ma forse in seguito a qualche amnistia Lajos nel 1984 ha ripreso la carriera di dirigente e allenatore a Udine, Siena, Treviso, Napoli e Gorizia.

Lajos Toth, personaggio controverso, ha avuto alti e bassi, ha dimostrato sul campo, in panchina e dietro la scrivania in egual misura pregi e difetti. 

IMMAGINI ALLEGATE

Lajos Toth

Toth in azione contro il Real Madrid

Riminucci, Pieri e Toth

Simmenthal Ignis anni ’60: nella foto si riconoscono Pieri, Riminucci, Maggetti, Gavagnin, Vittori, Sardagna, Toth, Ongaro.

Formazione Pallacanestro All'Onestà Milano 1964/65. In piedi da sx: Forastieri (all.), Gamba, Toth, Masocco, Mauri. Accosciati da sx: Gatti, Volpato, Galletti, Vaccaro, Ronchitelli.