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Plećaš Nikola (Plecas)

Questo straordinario giocatore è incluso in questa sezione, pur non avendo mai giocato in team milanesi o italiani, in quanto è stato il fenomenale compagno di squadra di Pino Brumatti e Art Kenney in un memorabile torneo a Trieste del 1973 (vedasi i ricordi di Sergio Tavcar e Art Kenney, riportati nella apposita nostra sezione).

Nikola Plećaš, guardia tiratrice dal fisico possente (1.88 m per 85 kg), rapido e fortissimo in penetrazione, aggressivo in difesa, tiro mortifero, combattente nato, è nato il 10 gennaio 1948 a Bruvno, provincia di Lika (Croazia). Da bambino ha praticato dapprima calcio e ginnastica finché all’età di 10 anni ha scoperto il
basket, seguendo l’esempio di alcuni amici, tesserandosi per il Mladost di Zagabria, dove già giocava il (quasi) coetaneo Solman. I due campioncini erano concupiti e nel 1966 Solman fu ingaggiato dallo Spalato mentre Plećaš era richiesto dalla Lokomotiva Zagabria (dal 1978 Cibona), senonché il Mladost si oppose al
trasferimento. Nikola rimase fermo per ben 10 mesi e solo il 12 luglio 1967 ottenne il nulla osta. La sera stessa debuttava in prima squadra contro OKK Beograd segnando 26 punti ed imponendosi all’attenzione generale. A titolo di curiosità, il campionato jugoslavo - sino al 1967 - si svolgeva solo in estate ed erano ammessi i campi all’aperto.
Nikola è stato selezionato due volte per la Selezione Europea (1970 e 1972). Convocato dapprima nella nazionale giovanile (Campionati Gioventù dei Balcani a Kralievo, 1965, oro) ha fatto ininterrottamente poi parte della nazionale maggiore già dal 1967, partecipando alle Olimpiadi del 1968 (argento) e 1972 (quinti), Campionati Mondiali del 1970 (oro), 1974 (argento), campionati Europei 1969 (argento), 1971 (argento), 1973 (oro), 1975 (oro), Giochi del Mediterraneo 1967 (oro).
In nazionale ha segnato 1354 punti.
Nel max campionato Jugoslavo (Yuba Liga, attivo sino al 1992) ha disputato 251 partite segnando 5984 punti (media 23,84). E’ il quarto maggior realizzatore di sempre (sesto per media punti/partita).
E’ stato capocannoniere dei campionati 1969/70 (con 30,9 punti/partita) e del 1974/75 (con 33,1 p/p) ed ha il record personale di 67 punti in partita.

Era un fromboliere nato, dotato di un’innata propensione al canestro, buon rimbalzista ma soprattutto tiratore. Usava anche un tiro particolare, che effettuava alla fine del terzo tempo, non in sospensione, spesso appoggiandosi al tabellone. Molti allenatori cercarono di correggere il suo "tiro irregolare", ma Marijan Katineli, il suo allenatore a Mladost e successivamente a Lokomotiva, lo incoraggiò a perfezionarlo.

Con il proprio team Lokomotiva Zagabria, Plećaš ha vinto la Coppa di Jugoslavia (1969) e la prima Coppa Internazionale Korac (1971/72), sconfiggendo in finale l’OKK Beograd, proprio la squadra del povero Radivoj morto prematuramente nel 1969. Nella seconda gara di finale il suo contributo è stato sensazionale, segnando 40 punti pur avendo accumulato 4 falli già all’inizio del II tempo.

Nel 1971 l’Ignis Varese, guidata da Nikolic, gli aveva proposto l’ingaggio con uno stipendio annuo di 60.000 dollari. Plećaš aveva accettato ma la Federazione Jugoslavia negò l’autorizzazione (consentiva l’espatrio solo per atleti aventi più di 28 anni).

E’ rimasto al Lokomotiva sino al termine della stagione 1975/76, allorché litigò pesantemente con i propri dirigenti per una traversia che lo escluse dalla convocazione per le Olimpiadi del 1976. Nei mesi immediatamente precedenti l’evento, Plećaš aveva partecipato, gratuitamente e dietro invito della stessa
Lokomotiva, ad uno spot televisivo in cui si propagandava una bevanda. A seguito di ciò la Federazione, timorosa che durante le Olimpiadi la squadra olimpica potesse essere squalificata (l’accusa poteva essere che un proprio membro aveva infranto i principi amatoriali dello sport), decise precauzionalmente di non convocare il giocatore.

Plećaš, nell’occasione, litigò ferocemente anche con il coach federale Novosel, reo di non averlo difeso. Di Novosel ancora oggi afferma “E’ un allenatore che non ha l’abitudine di assumersi le proprie responsabilità. La vittoria era merito suo mentre a perdere i colpevoli erano esclusivamente i giocatori”.

Andatosene dal Lokomotiva Zagabria, si accasò a Rijeka (Fiume) (stagioni 1976/77 e 1977/78).
Una volta cessata l’attività agonistica ha tentato la carriera di coach, emigrando in Lussemburgo dove risiedette per un biennio.

Ritornato in Croazia ha lasciato definitivamente il mondo del basket attivo.

La foto scelta personalmente da Nikola per questa scheda, è quella mentre sta tirando marcato da Zanatta #10 e Meneghin #11, a Lubiana dove diventò Campione del Mondo nel 1970. La partita fu giocata il 16 maggio 1970 e l’Italia fu sconfitta 63-66.

Scheda prodotta da Roberto Bergogni per il Museodelbasket-milano.it e condivisa con lo stesso Plećaš che ringraziamo per il contributo.

IMMAGINI ALLEGATE

Plećaš (Plecas) in azione di tiro