Persone


Bruna Heidemperger: la signora Olimpia Milano

Bruna Heidemperger nasce in Trentino ma si trasferisce a Milano con la famiglia per seguire gli impegni di lavoro del padre.

Vanno a vivere in via Previati, zona Fiera, dove dalle sue finestre poteva assistere, ad ogni ora, il campo all'aperto dell'oratorio e quindi le partite che si giocavano a pallacanestro, sport che conosceva molto bene. Con la sorella gemella Pia cosi inizia a giocare nel Pentagono, nel campo all'aperto oppure nel "famoso" capannone. 

Bruna, con Luisa Zambon, Rosy Bozzolo e Chiara Guzzonato, fondò anche le "Prigioniere d'un sogno", gruppo partito con un di persone, maschi e femmine che si allenavano nella secondaria del Palalido, per poi diventare una squadra femminile a tutti gli effetti che ha disputato diversi campionati regionali FIP, annoverando sempre ex-giocatrici di altissimo livello.

Si fidanza con Guglielmo Roggiani, allenatore delle giovanili dell'Olimpia Milano e, quando il "mitico" Basilio Andolfo lascia la segreteria della squadra, viene proposta a Tony Cappellari. Viene pertanto assunta e diventa la custode di confidenze e di tanti segreti: amica dei più grandi della prima squadra e sorella maggiore, e mamma, dei ragazzi più giovani. 

La sua permanenza Olimpia si protrasse dalla metà degli anni '70 fino alla fine degli anni '80. Simpatica, efficiente e modesta ha vissuto, sempre in posizione defilata ma con un ruolo essenziale, gli anni d'oro dell'Olimpia di Peterson e Cappellari.

Bruna aveva una grandi predisposizione al cambiamento: laureata in Scienze Agrarie, è stata una single impenitente, ma anche una madre tenera ed attenta. Vivace e lucida nell'affrontare anche la malattia che se l'è portata via troppo presto.

 

Contributo di Toni Cappellari per il Museodelbasket-milano.it  

IMMAGINI ALLEGATE

Bruna Heidemperger