Racconti


Sandro Gamba racconta "La mia ultima partita da giocatore"

A chi ha sempre creduto che Sandro Gamba avesse concluso la sua carriera da giocatore con la All''Onestà, il Coach racconta le sue ultime esperienze in campo datate 1967...

"Io divenni giocatore di basket dopo aver vinto una gara ciclistica disputata a Milano che terminava in piazza Giulio Cesare. Lì, appena dopo aver varcato il traguardo, fui avvicinato dal sig. Borella, un tipo elegante e distinto che era il responsabile delle giovanili e talent scout della Borletti, che mi disse in milanese “tu devi giocare a pallacanestro. Ti aspetto al campo di Via Washington”. Il campo era proprio dietro la mia casa, ogni tanto sbirciavo allenamenti e partite, per cui un po’ perché gratificato dall’attenzione e un po’ perché pensavo di riuscire a coniugare la mia passione per il ciclismo con questo sport, accettai e diedi una svolta imprevista alla mia vita.

Dopo aver indossato la maglia della Olimpia (sponsorizzata Borletti e poi Simmenthal) per 10 stagioni e 238  gare, avendo vinto 10 scudetti ed aver indossato la maglia della nazionale per 64 volte ed avendo anche partecipato alle Olimpiadi del 1960 (classificati quarti), al termine della stagione 1962-63 mi ero reso conto che ero arrivato al termine della mia carriera agonistica. Avevo 31 anni, a quei tempi si era considerati “vecchi” e il Simmenthal mi lasciava libero. Ma io ero troppo appassionato per appendere le scarpe al chiodo. La All’Onestà giocava in seconda serie, aveva grandi ambizioni e mi chiese se potevo giocare con loro ancora un anno, mettendo la mia esperienza al loro servizio. Si mise di mezzo anche il Dott. Bogoncelli, proprietario della Olimpia, che mi spronò ad accettare l’offerta della All’Onestà. Bogoncelli voleva che Milano avesse una seconda squadra in serie A, perché questo avrebbe aumentato ulteriormente l’interesse per il basket.  E, bontà sua, era convinto che il mio apporto avrebbe consentito la promozione della All’Onestà in serie A. 

Accettai con entusiasmo, era un’esperienza nuova: io che avevo sempre combattuto per lo scudetto mi trovai a lottare per conquistare la prima serie. Ci riuscimmo e a quel punto fu naturale accettare di prolungare l’impegno anche per la stagione 1964-65. Ero di nuovo in serie A, la squadra si era rinforzata, era arrivato Gatti da Varese, ma ci trovammo invischiati nella lotta per non retrocedere. Ci salvammo in un drammatico torneo-spareggio retrocessione a quattro che si tenne a Bologna dal 14 al 16 maggio 1965. Ero convinto che queste tre partite fossero le mie ultime, avevo 33 anni e agonisticamente mi ero tolto tutte le soddisfazioni. 

Nel frattempo Rubini mi chiese di entrare nello staff tecnico dell’Olimpia ed accettai ben volentieri in quanto non mi era difficile conciliare questo impegno con il mio lavoro. Ero occupato nella rete di vendita della Simmenthal, per cui durante la giornata avevo il mio bel daffare a visitare negozi e grossisti e da metà pomeriggio iniziavo ad allenare le leve giovanili. La stagione 1965-66 era pertanto la prima in cui non ero più un giocatore, ma l’impegno domenicale era comunque assicurato perché seguivo come vice di Rubini la squadra. E’ anche vero che spesso, nelle partitelle di allenamento, se c’era qualche assenza di titolari io mi prestavo volentieri ad integrare le formazioni. Tuttavia ignoravo che Basilio (il ns. segretario) avesse rinnovato il mio tesserino di giocatore e la sua previdenza fu utile perché a metà dicembre Skip Thoren subì a Roma un serio infortunio ad un ginocchio. Dopo la sospensione natalizia del campionato, con Thoren ancora fuori, Rubini si rivolse a me dicendomi che preferiva contare su di me che su uno dei miei juniores come decimo. E quindi domenica 9 gennaio 1966 andai in panchina nell’incontro casalingo contro Fortitudo Bologna. Saltai la successiva trasferta di Coppa ad Anversa per seguire la rieducazione di Thoren ma il problema si ripresentò domenica 16 a Padova dove ritornai ad indossare la canottiera in panchina, poi finalmente il 21 Thoren rientrò in coppa contro il Malines e io mi rimisi giacca e cravatta. Nell’agosto 1966 avevamo l’impegno di partecipare a due tornei in Sicilia dove intendevamo provare a fondo Chubin e Robbins senonché mancavamo di ben 5 titolari. A Messina per completare la rosa dovemmo ricorrere persino ad ingaggiare un idolo locale, Stumiolo, e pur tuttavia fui impiegato a lungo contro la Gulf Oil, dove perdemmo 96-73. Carriera agonistica conclusa? Macchè!!

Stagione 1966-67, Longhi si infortunò in Finlandia negli ottavi di finale della Coppa Campioni, per cui-come al solito- Rubini mi obbligò a scendere in campo l'11 dicembre a Pesaro e dato che anche Masini era dolorante mi convocò pure per la gara di ritorno del 15 dicembre al Palalido contro il Torpan Pojat Helsinki

La partita non ebbe storia e vincemmo 90-80 (ma 45-29 all'intervallo); preferisco trascrivere cosa scrisse il Corriere della Sera nella cronaca dell’incontro: “…Rubini ha dato un simpatico tocco finale alla partita facendo entrare ad 1 minuto dal termine l’anziano Gamba, richiesto a gran voce dal pubblico. Gamba su tiro libero chiudeva le segnature del Simmenthal portando il punteggio a quota 90.”

E grazie a questa presenza, ho il diritto a considerare nel mio palmares, di essere stato parte della compagine vice campione d’Europa 1966-67.

Ma l’incontro in coppa non è stato l’ultimo in partite ufficiali, perché a fine gennaio 1967  Pieri aveva seri problemi alla schiena per cui non si allenava e veniva utilizzato con il contagocce. Rubini decise di dargli un turno di riposo per cui mi convocò di nuovo. Dovevamo affrontare la Reyer Venezia in casa e Rubini giustificò, con i giornalisti, la mia convocazione con “…. Il vecchio Gamba è allenato, per cui non ci sono problemi”.  E conseguentemente domenica 5 febbraio 1967 ero in tuta tra i dieci.

 A fine stagione però appesi definitivamente le scarpette (rosse) al chiodo. 

 In conclusione:

• Ultima partita ufficiale (a referto, ma non entrato in campo):     Simmenthal x Reyer Venezia – campionato serie A - 5/2/1967

• Ultima partita in competizioni ufficiali (entrato in campo):       Simmenthal x Torpan  -coppa dei campioni-  15/12/1966

• Ultima partita in incontri amichevoli (entrato in campo):          Simmenthal x Gulf – torneo di Messina -   9/8/1966

 

Testimonianza raccolta da Mauro Gurioli quindi riservata per il Museodelbasket-milano.it.

 

IMMAGINI ALLEGATE

Alessandro Gamba in maglia Simmenthal

Mario Borella con alcuni suoi giovani giocatori: Gamba, Pescarmona, Padovan, Zappelli e Volpato.

Pieri e Gamba si contendono la palla

Coach Sandro Gamba racconta i suoi ultimi trascorsi da giocatore alla Reunion "I Derby di Milano" organizzata da MDB-MI il 9 ottobre 2018. Foto Dr. Bruni per conto di Museo del Basket-Milano