Racconti


Sandro Spinetti racconta: le imprese della Stella Azzurra Roma contro il Simmenthal

Sandro Spinetti, classe 1940, che ha tempestato i canestri della Serie A con la maglia della Stella Azzurra Roma e di Cagliari (oltre a 12 presenze nella Nazionale Maggiore) è autore del libro "Canestri di vita", scritto a quattro mani con la moglie Franca.

Con il Museo del Basket-Milano, Spinetti ha voluto condividere alcuni episodi indimenticabili dell'epopea del sodalizio capitolino, capace di battersi e...battere il Simmenthal in ben due occasioni.
Ospitiamo con onore e riconoscenza la sua testimonianza.

"Il panorama cestistico italiano degli anni '50 e '60 verteva su tre formazioni: l'Olimpia Milano dominatrice in campo e innovatrice nell'immagine della nuova 'pallaccesto' con gli sponsor Borletti e Simmenthal, la Virtus Bologna che interruppe la striscia milanese di scudetti nel biennio 1954-56 e l'Ignis Varese che pose le basi per l'invincibile armata degli anni '70. In questo contesto le formazioni minori, spesso fucine di tanti ottimi atleti e diversi campioni, scendevano in campo da predestinate (perdenti), ma talvolta anche i Davide di turno, possono abbattere il possente Golia.
Questi sono due esempi di come la mia Stella Azzurra Roma, forte di un carattere mai domo, di ottima organizzazione di squadra e qualche talento, si iscrisse a pieno merito tra i….giustizieri.

Siamo alla fine di gennaio ’59, a soli due mesi dalla rocambolesca partita in cui, anche per 'colpa' di un mio tiro della disperazione mancato al termine dei tempi regolamentari, perdemmo in casa 91-95 contro l'Ignis di Tonino Zorzi e Vinicio Nesti dopo una maratona che è ancora oggi record assoluto in ogni latitudine e non per i quattro tempi supplementari, ma per il fatto che la partita finisce 2 contro 2, giocandoo in inferiorità numerica a più riprese, a partire dal terzo supplementare.

La Stella Azzurra va a fare visita al Simmenthal Milano primo in classifica, per una delle sfide impossibili, troppo forti i milanesi guidati da Cesare Rubini.

La Stella lamenta l’assenza di Enzo Chiaria, restato a Roma con l’influenza ed ha perso Boris Kristiancic durante le Feste di Natale, che è ha rinunciato al contratto ed è tornato nella sua Lubiana; quando la squadra sale sul treno per Milano gli effettivi sono solo 9 e tra questi noi due giovanissimi Spinetti e Palladino
Durante le otto ore di viaggio regna un insolito silenzio, con "Zaccheo" (al secolo Vittorio Pomilio) felice di poter studiare senza chiacchierii e risate, con Toninone Costanzo, generale al comando delle truppe superstiti, pensieroso sul da farsi e tutti gli altri, compreso io l’imberbe Spinetti, da poco 18enne, ad immaginarsi i contropiede di Riminucci, la regia di Pieri ed i rimbalzi di Volpato, Velluti e Sardagna; c’è da piangere.

Palafiera di Milano, ore 17,30, fondo in gomma nera, canestri con tabelloni di plexiglas, tribune in tubi innocenti ed un pubblico sufficiente, ma non da grandi occasioni: la Stella Azzurra è certamente una squadra simpatica a tutti, gioca un’ottima pallacanestro, non molla mai, ma niente a che vedere con le “armate” del nord. 

Palla a due e subito le prime folate di Milano si infrangono sul “forte apache “ eretto dai nerostellati che resistono alla grandine dei tiratori avversari, ma sono subito indietro nel punteggio; solo un rallentamento delle operazioni milanesi dà loro un po’ di respiro e li tiene a dignitosa distanza.

Il secondo tempo comincia a ritmo blando e le carte si rimescolano: con i tiri di Piero Volpini, la regia di Rolando Rocchi, i rimbalzi di Vittorio Pomilio e Giorgio Borghetti, assecondati dai contropiedi e da qualche mia entrata (sono ancora in debito per il “canestro Ignis"), recuperiamo lo svantaggio, passiamo al comando e compiamo un inatteso miracolo: Stella Azzurra 62- Simmenthal Milano 54. 

Ho ancora chiarissimi quei momenti: tanta la sorpresa che lasciò tutti increduli, i giocatori, i giornalisti e gli spettatori. Davide aveva sconfitto Golia è caso forse unico, il pubblico di casa, invece di imprecare, si complimentava con i ragazzi romani e li applaudiva con grande sportività.
All’uscita dal campo, dopo gli abbracci, i sorrisi e qualche lacrima, fui “vittima” di un episodio che ancora oggi, a  60 anni di distanza, rivivo come la stessa emozione. 

Un piccolo ed anziano signore, mentre uscivo dal campo, mi tira un braccio con il manico dell’ombrello e senza che abbia il tempo per sottrarmi o di reagire, mi sorride e mi grida con sentita convinzione: bravo giovinetto, diventerai un campione.

La nostra indimenticabile giornata si concluse con una luculliana cena al Ristorante Tirreno e le 1000 lire che Felici conservava per riportarle intonse a Fr. Mario, furono convertite in vino e dolci ed Altero ci mise di suo.

Durante la cena ci raggiunse Aldo Giordani, grande giornalista sportivo ed insuperato telecronista televisivo, anche Lui vecchio giocatore di “pallaccesto” ai tempi della Ginnastica Roma, lodò la nostra prestazione e mi riempi di elogi, facendomi diventare di tutti i colori.

In quelle due gare impossibili del 58/59 avevamo dimostrato, anche a noi stessi, che ogni Golia può essere sconfitto e quella lezione sul campo mi insegnò a non cedere mai, anche di un solo millimetro.

Passarono gli anni e la mia carriera aveva iniziato quell'evoluzione che mi portò a disputare gli Europei di Mosca con la maglia della Nazionale. Nel 1964/65 alla guida della Stella Azzurra c'era ancora Tonino Costanzo; il 7 maggio la stagione volge alla chiusura con il Simmenthal Milano imbattuto e già campione d'Italia con una giornata d'anticipo. Quella domenica le 'Scarpette Rosse' sono nostre ospiti e l'attesa era spasmodica sia per noi giocatori che per i sostenitori. Mi incamminai verso il Palazzetto di viale Tiziano molto prima del solito, la partita era affascinate e la mia preoccupazione era di dare il massimo e se possibile ripetere l’exploit di sei anni prima a Milano.

Arrivai che mancava più di un ora alla prima palla a due, ma le urla, gli applausi e una musica che cresceva di intensità, mi sorpresero, non era mai accaduto che i nostri tifosi fossero sulle gradinate tanto tempo prima; ma il motivo c’era, ammirare i neo Campioni d’Italia. Nessuno però pensava che si stava per scrivere un’altra grande storia.
 
“Palazzetto gremito, gli ultimi posti disponibili sui lampadari, tutte le formazioni giovanili della Stella Azzurra convocate per essere presentate in campo come omaggio al grande Simmenthal di Rubini, Pieri e Riminucci e festa per il quinto posto da noi conquistato in campionato ed onore al mio secondo posto nella classifica marcatori alle spalle del grande Paolo Vittori" riportano le cronache dell'epoca.

Sento ancora nelle orecchie il tifo assordante dei cinquemila presenti, gli applausi scroscianti per le nostre formazioni giovanili ed il boato che esplose alla sirena finale: la Stella Azzurra, unica squadra in Italia, aveva sconfitto i Campioni per 75 a 69!

In quella vittoria c’è tutto lo spirito, la passione e la consacrazione di un gruppo unico nel suo genere ed inimitabile sul piano sportivo, capace di sconfiggere i Campioni e divenire l’unica squadra capace di farlo.

Il merito è da riconoscere alla prima generazione stellina, rappresentata in campo dal capitano Enzo Chiaria e dal fromboliere Piero Volpini ed in panchina dal nostro Tonino Costanzo, ma anche gli altri che sono scesi quel pomeriggio in campo meritano l’applauso: Albanese, Dal Pozzo, Falcomer, Galliano, Napoleoni, Saglieni, Salvatori e al sottoscritto.
Immagini e rumori che non si cancellano, come non si cancella la mia riconoscenza a quel campionato ed a quella vittoria che mi riaprì le porte della Nazionale, dopo le tante rinunce per motivi di lavoro ed essere quasi dimenticato dai colori azzurri”.

IMMAGINI ALLEGATE

Sandro Spinetti in entrata contro la Snaidero Udine nel campionato 1969 (per gentile concessione di Sandro Spinetti)

Articoli e tabellini dedicati alla vittoria della Stella Azzurra Roma sul Simmenthal Milano del 7 maggio 1965 (per gentile concessione di Sandro Spinetti)

Cartoline celebrativa della vittoria della Stella Azzurra Roma sul Simmenthal Milano del 7 maggio 1965 (per gentile concessione di Sandro Spinetti)

Formazione della Stella Azzurra Roma, campionato 'Elette' 1963/64 (per gentile concessione di Sandro Spinetti)

Sandro Spinetti nella Nazionale Militare 1965/66 (per gentile concessione di Sandro Spinetti)