Racconti


Franco Lauro, telecronista lanciato dal basket

Riceviamo da Enrico Campana e pubblichiamo questo ricordo, con i più sentiti ringraziamenti.

Se n'è andato all'improvviso, dopo aver condotto Rai Sport di mezza sera, augurando agli italiani isolati nelle loro case a causa per il coronaivrus una Buona Pasqua 2020  amarissima. Il giorno dopo un'amica che non riusciva a contattarlo, ha chiamato il 118. Forzata la porta della sua abitazione nel centro di Roma, Franco Lauro era disteso sul letto ancora vestito. Il classico infarto.

Sorriso, cordialità, educazione, preparazione giornalistica, precisione,  voce scorrevole, mai incline ai voli pindarici e alla polemica, senza inflessioni dialettali, un'eleganza  inappuntabile.

Queste qualità  hanno fatto di Franco Lauro un volto  di  telecronista e conduttore sportivo molto amato per 30 anni. Una copia fedele ma non plastificata  dell'anchor-man  Tv americano. Il suo trampolino di lancio è stato il basket. La staffetta  dei telecronista in Rai è stata aperta dal sommo Aldo Giordani, poi il triestino Gianni De Cleva ne ha raccolto l'eredità e in seguito il microfono è passato a Lauro che evidentemente aveva il destino  nel mome, come dimostra l'ultimo grande successo del basket italiano, la medaglia d'oro europea del 1999, in un contesto di leadership del basket italiano.

Nato a Roma il 25 ottobre 1961, alla laurea aveva preferito tuffarsi con entusiasmo giovanissimo nel gornalismo sportivo. La sua palestra , per qualche anno, sono stati alcuni giornali locali e radio private romane. Si era specializzato nel calcio mercato. In tv aveva esordito nel 1981 in un'emittente locale. Per due anni era stato anche lo speaker - molto ufficiale e non di parte! - del Palazzo dello Sport al tempo del Bancoroma di Larry Wright Gilardi e Polesello  e Valerio Bianchini, un buon rodaggio rima del  grande salto.

Nel 1982-83 le sue prime telecronache del campionato di calcio, per la trasmissione Roma e Lazio dal 1º minuto di TeleRegione. Entrò in Rai  all'inizio del 1984, a 23 anni,   grazie all'avvocato Claudio Coccia. L'ex presidente della Fip del primo boom, il 4° posto ai mondiali di Manila, l'invenzione della A2 e l'adozione dei playoff e playoff,  si occupava in Legabasket del palinsesto delle telecronache. La scelta si rivelò azzeccata, un telecronista giovane per uno sport che voleva catturare i giovani.

All'interno dell'azienda di Stato si è fatto strada senza usare i gomiti, perfetto "cantore" con la sua cordiale semplicità e l'ammirevole neutralità, anche nelle vetrine dell'animoso calcio. Anche , per la sua versatilità e la conoscenza di tutti gli sport, è diventato il pilastro del salotto  Rai  in occasioni delle Olimpiadi: flash, approfondimenti, domande agli ospiti in studio, ritmo incalzante. E  mettiamoci gli imprevisti, dove salta fuori il giornalista: nel 1996, in occasione dell'attentato terroristico alle Olimpiadi di Atlanta, rimase in studio - racconta la sua redazione - quasi ininterrottamente per 32 ore per curare tutti i collegamenti con le reti e i Tg.

In  28 anni ha commentato 8 Olimpiadi estive ed una invernale (Torino 2006), 6 edizioni dei Mondiali di calcio, e altrettante degli Europei, 12 Europei di basket, 3 Mondiali di basket, i Goodwill Games del 1990 a Seattle, Giochi del Mediterraneo e Universiadi. Tra il 1988 ed il 1991, all'occorrenza  condusse anche il Tg2  di mezza sera del Tg2 essendo in corso  scioperi dei giornalisti.

Nel 1995 commenta la storica impresa della Nazionale femminile di pallacanestro allenata da Riccardo Sales, medaglia d'argento agli Europei di Brno. Nel 1999   insieme a Dado Lombardi  sigilla la sorpresa della Nazionale  dell'Italia di Bogdan Tanjević che a Parigi conquista il secondo europeo dopo quello dell'83 di Nantes.

Nel 2003 aveva condotto con Giampiero Galeazzi «La Domenica Sportiva» edizione del cinquantenario, nel 2004 «Domenica Sprint» e dal 2005 gli è affidato «90º minuto Serie B». Nel febbraio 2006 da studio  collegamenti con i siti di gara di Torino 2006, nel giugno 2008 conduttore delle trasmissioni pre e post partita di Euro 2008. Dal 2008 al 2014 conduttore di  «90º minuto» per la Serie A, nel giugno e luglio 2010  conduttore di «Dribbling Mondiali» di Rai2. Nel 2008 e 2012  conduce le trasmissioni Rai pre e post partita degli Europei e Stadio Europa. Nel 2016-2017 aveva condotto il pre e post partita della Coppa Italia di calcio.

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Franco Lauro