Racconti
Convegno Nazionale SISS 2024: la relazione del Museo sui luoghi storici del basket milanese
La SISS (Società Italiana di Storia dello Sport) ha celebrato i vent'anni di attività con un interessante convegno che si è tenuto il 15 e 16 novembre scorso a Firenze, città dove la Società è stata istituita.
Gli storici, di altissimo profilo scientifico, capitanati da Sergio Giuntini (co-autore tra l'altro dei libri '100 anni di Basket in Lombardia' e 'Un Principe tra due mondi' dedicato alla doppia vita sportiva di Cesare Rubini) si sono alternati in oltre 50 interventi che hanno popolato le aule del dipartimento SAGAS dell'Università di Firenze e della Florentia Sport School, relazioni accomunate dal tema “I luoghi dello sport. Storie, culture e architetture”.
Partendo quindi dalle ricerche effettuate sugli impianti che hanno caratterizzato la vita sportiva del secolo scorso, i relatori (alcuni anche provenienti da altre nazioni) hanno spaziato dal calcio al rugby, dal ciclismo alla scherma, dalla ginnastica alla toponomastica, fino agli intrecci tra politica, sociologia e sport che da sempre innescano profonde riflessioni.
La commissione basket ha portato due interventi che, al di là del peso storico, hanno suscitato interesse ed emozioni: il primo è stato firmato da Mario Zaninelli e Alessandro De Mori (rappresentante del Museo del Basket-Milano, socio SISS) che hanno sezionato gli impianti ancora attivi o remoti di Milano, ipotizzando un viaggio in metropolitana che ha permesso di raggiungerli facilmente, come potrebbe accadere a qualsiasi cestista che con borsa e scarpette si accingesse ad andare in palestra o al campetto a giocare. Un percorso che ha avuto come prima tappa il campo della D.A.S. il primo dopolavoro (della SIP) che ha vissuto storie di basket negli anni post prima guerra mondiale, scendendo poi al Pavoniano, alla Palestra Sforza e Cappelli, al Palalido, al playground di Parco Sempione, alla Cambini/Giordani, al Giuriati, alla Forza e Coraggio e così via fino al capolinea della Linea 2 al Forum di Assago.
Il secondo intervento, firmato dalla dottoressa Cristina Meduri, ha rivissuto l'epopea della Viola Reggio Calabria, la sua crescita esponenziale legata anche agli impianti che lo sviluppo del basket reggino ha incentivato, all'intensità del rapporto passionale tra la squadra e la città, fino al contesto sociale e politico che ne ha decretato la decadenza. Rompendo i consueti schemi della scienza, l'autrice ha anche sottolineato con il giusto rispetto ed onore il ricordo di Gaetano Gebbia, che per la Reggio Calabria cestistica ha rappresentato un punto di riferimento straordinario ed essenziale.
Il basket è stato anche trattato dall'intervento della dottoressa Elisabetta Pontello che, nella ricostruzione della storia della palestra dell'Unione Cestistica Goriziana, ha ricordato le origini cestistiche di stelle della pallacanestro del passato come Paolo Vittori e Tonino Zorzi di cui saranno celebrate le gesta nelle manifestazioni di "Go! 2025", Nova Gorica/Gorizia capitale europea della cultura.
A fine convegno è anche stata ufficializzata la proposta di realizzare un docu-film sulla vita di Cesare Rubini.
Museo del Basket-Milano desidera ringraziare la società ASSI Giglio Rosso di Firenze per l'ospitalità, la sintonia e lo spunto fornito dal Centro Studi per l'atletica leggera, esempio straordinario di documentazione e di passione.