La mia Milano targata All'Onestà di Aldo Maria Valli


Aldo Maria Valli è un importante giornalista in pensione. Dopo avere raggiunto la qualifica di caposervizio al giornale AVVENIRE, è entrato in RAI TV come caposervizio e conduttore dell’edizione milanese del TG3. Successivamente si è trasferito a Roma per il TG3 Nazionale., assumendo la carica di  capo della redazione esteri e dal 2001 al 2019 si è trasferito al TG1.  Ha chiuso la carriera Rai come caporedattore di RAI SPORT per poi andare in pensione  nel 2020.

Da sempre appassionato di Basket, ha deciso -una volta ritornato in Lombardia- di “insegnare i fondamentali” ai bambini del minibasket, per cui sta collaborando con un oratorio di Rho.

Qui abbiamo il piacere di accogliere il suo vivido ricordo quale giovane fans della All’Onestà.

 A proposito, occorre ricordare che buona parte dei giornalisti di basket oggi sessantenni erano tifosi della All’Onestà come Claudio Arrigoni, Federico Buffa, Stefano Olivari (Corriere della Sera), Giorgio Specchia.

 

C’erano due Milano. Da una parte il mito, le Scarpette Rosse targate Simmenthal alla corte del principe Rubini, con il divino Riminucci e poi i vari Masini, Iellini, Brumatti, Jim Tillmann… E c’era l’altra Milano, la squadra corsara, che non aveva una tradizione paragonabile a quella dei ricchi cugini ma era sempre lì a rendere la vita difficile a tutti. Era la Pallacanestro Milano 1958, che in quegli anni di boom economico, sia pure già in fase calante, aveva come sponsor i magazzini All’Onestà, una catena di grande distribuzione al dettaglio (abbigliamento, casalinghi, giocattoli) antesignana dei supermarket moderni.

In fondo, era una squadra d’oratorio, nata appunto nel 1958 (anche l’anno della mia nascita) nella parrocchia di San Giochimo, non lontano dalla Stazione Centrale. Ma l’inventore di magazzini All’Onestà, Valentino Milanaccio, ne fece una squadra di primo livello, passata in pochi anni dai campionati minori alla serie A.

Correva l’anno 1968/69. Avevo dieci anni. A Rho, la mia città, a pochi chilometri da Milano, avevo scoperto la pallacanestro grazie al CMB, il Centro Mini Basket fondato da Dante Gurioli e Angelo Garavaglia con collaboratori Tony Cappellari e G.P. Angeretti. Amore a prima vista, passione sfrenata.

Il Dante (da noi si dice così) era il nostro coach, ma era, guarda un po’, anche un giocatore dell’All’Onestà. E per noi bambini fu naturale andare al Palalido a vedere le partite dei giallorossi. Per fare il tifo per il Dante, naturalmente, ma anche per tutti gli altri. Nella squadra c’erano Joe Isaac e Marino Zanatta, c’erano De Rossi e Albonico, c’erano Gatti e Bulgheroni, Nizza e Bertolotti. E c’era quel ragazzone dallo sguardo sempre un po’ triste: Enrico Bovone, 2 metri e 10, arrivato da Varese per una cifra record. L’allenatore era Tracuzzi.

Se il Simmenthal era Milano, l’All’Onestà, con un facile gioco di parole, poteva essere Milanaccio. Una Milano più popolare, meno sofisticata, meno da sciuri. Ma quanto amore per quei figli di una Milano minore!

Noi bambini al Palalido andavamo a occupare i posti in basso, nell’angolo accanto all’ingresso in campo dei giocatori. Così quando i nostri eroi entravano sul terreno di gioco bastava allungare la mano per toccarli, per sentire frusciare le tute rosse e gialle in raso. I nostri eroi senza macchia e senza paura erano lì. Erano lì per noi e con noi. E quando poi, durante le partite, il coach Tracuzzi faceva entrare il Dante, il più giovane della compagnia, il piccolo gruppo di bambini esplodeva.

Uno di noi, Lucio, tipo stravagante, per avere addosso qualcosa di giallo veniva al Palalido indossando il suo pigiama in acrilico (ricordate quelli che strofinandoli facevano le scintille?) ma non si vergognava affatto. Anzi, ne andava fiero.

In quel 1968/69 il campionato lo vinse l’Ignis Varese davanti al Simmenthal. L’All’Onestà si piazzò al quinto posto, dietro Napoli e Venezia ma davanti a signore squadre come Cantù, Udine, Bologna e Pesaro. L’anno dopo sarebbe arrivata terza, miglior piazzamento della sua storia, come nel 1966/67.

Ma noi ragazzetti non sapevamo quasi niente di classifiche e statistiche. Ci bastava vedere Joe Isaac volare al rimbalzo, Eligio De Rossi dirigere l’orchestra, Bovone dominare sotto canestro, Nizza e Zanatta tirare e difendere dando tutto. E se poi entrava il Dante, anche se solo per pochi minuti, c’era l’abbraccio collettivo. E il pigiama giallo del Lucio faceva scintille che sembravano fuochi d’artificio.

Passarono gli anni. L’All’Onestà divenne la Mobilquattro dI Lucky Luke Lucarelli e Dennis Grey, poi la Xerox dello sceriffo Chuck Jura. Il Dante per la Xerox fece l’assistente di Dido Guerrieri e poi l’allenatore. Noi diventammo grandicelli ed entrammo nei favolosi, ma anche terribili, anni Settanta. Al Palalido, anziché metterci nell’angolino in basso per toccare i giocatori, incominciammo ad andare in tribuna. Il nostro grido di battaglia divenne “Lotta Jura senza paura!”. Qualcuno incominciava a farsi crescere la barba.

Il 6 novembre 1977 al Palalido la Xerox batte l’Olimpia di D’Antoni, Boselli, Vecchiato e Ferracini: 87 a 86. Jura 27 punti, Lauriski 20, Rodà 14, Guidali 10. Sono già gli anni di piombo, ma l’altra Milano riesce a farci sentire in paradiso.

L’anno dopo, 1978, durante il servizio militare a Roma (granatieri di Sardegna, serie infinita di guardie e servizi antiterrorismo), il giorno più bello sarà quello in cui andrò a vedere la Xerox allenata dal Dante contro la Perugina al Palazzetto di viale Tiziano. 85 a 79 per noi. Un raggio di sole in un anno plumbeo.

Poi, dopo la fase Amaro 18 Isolabella, the end.  Come la nostra infanzia, come la nostra gioventù, anche l’altra Milano è svaporata. Ma che bello aver sognato!        

Aldo Maria Valli 

(testo in esclusiva per Museo del Basket-Milano)


Ultimo aggiornamento: 01-06-2025 Racconti

Immagini allegate


Formazione dell' All'Onestà Milano 1968/68; da sinistra in piedi: Garbosi (dir.sportivo), Gatti (cap.), Zanatta, Isaac, Bovone, Nizza, Bertolotti, Tracuzzi (allenatore); sotto da sinistra: A. Bulgheroni, D.Gurioli, Vatteroni, De Rossi, Albonico. Si ringrazia Daniela Tracuzzi per averci concesso la foto

Formazione dell' All'Onestà Milano 1968/68; da sinistra in piedi: Garbosi (dir.sportivo), Gatti (cap.), Zanatta, Isaac, Bovone, Nizza, Bertolotti, Tracuzzi (allenatore); sotto da sinistra: A. Bulgheroni, D.Gurioli, Vatteroni, De Rossi, Albonico. Si ringrazia Daniela Tracuzzi per averci concesso la foto