La città di Siena tenne a battesimo, oltre a quella femminile, anche la prima partita/esibizione maschile di "Basket-ball" nel marzo del 1909 nei giardini del Ricreatorio Popolare Pio II, tra i ragazzi della palestra Fides. Manifestazione che fu ripetuta il 23 maggio a Firenze dove riscosse molto successo. La diffusione del basket maschile in Italia cominciò nel 1917 quando gli Stati Uniti entrarono nel conflitto mondiale e mandarono in Europa le loro truppe al fianco delle nostre; gli americani, nelle pause tra i combattimenti giocavano a basket ed insegnarono il gioco ai nostri soldati.
Grande merito va riconosciuto anche al romano Guido Graziani, che dopo la laurea in chimica alla Niagara University di Buffalo, conseguì quella in educazione fisica allo Springfield College. Graziani quando scoppiò la guerra tornò in Italia e fu arruolato come istruttore atletico delle nostre forze armate, compito che gli consentì di divulgare il basket che aveva imparato a Springfield. In America era diventato missionario laico della Associazione Cristiana Ecumenica YMCA, terminata la guerra, fondò prima a Roma e poi in altre città, una sede Ymca, dove oltre che la dottrina insegnavano anche a giocare a basket. Un membro dell' Ymca iniziò ad allenare gli alunni della scuola privata Cavalli Conti di Milano; i suoi ex allievi fondarono l’Associazione Studenti Sportivi Italiani (A.S.S.I.) che vinse sei Campionati Italiani negli anni '20. Guido Graziani fu nominato allenatore della Nazionale Italiana di pallacanestro ai giochi olimpici di Berlino del ’36 poi presidente degli allenatori federali e reggente del C.O.N.I. nel ‘44; mori a Roma nel ’86.
Nel 1919 Milano si propone come capitale del basket, nel capoluogo lombardo nacquero, la Società Atletica Wilsoniana (Ymca) presso il Veloce Club e il Milan Athletic Club, in entrambe due associazione si giocava con la palla a spicchi.
L'8 giugno nel piazzale antistante l’Arena civica di Milano, si disputò la prima partita ufficiale maschile di basket in Italia tra la 2ª Compagnia Automobilisti di Monza e gli Aviatori della Malpensa. Ai numerosissimi spettatori convenuti per festeggiare l'arrivo del giro ciclistico d'Italia che vide Costante Girardengo trionfare, poiché digiuni di basket, venne distribuito un volantino con le regole del gioco. Entrambe le squadre militari prepararono la sfida allenandosi contro gli allievi della scuola Cavalli Conti, gli autieri nel parco di Monza mentre gli aviatori a Gallarate. Per la partita, di due tempi di venti minuti arbitrata dall’ americano Goldbold esponente dell' Ymca, gli Aviatori in divisa azzurra, schierarono Vito Baccarini (capitano), Guglielmo Bagnoli (tenente), Emilio Palestra e Gino Bianchi (sottotenenti), Battista Pecollo (sergente), mentre gli Automobilisti, in maglia gialla, scesero in campo con Arrigo Muggiani (capitano), Marco Muggiani (sergente maggiore), Francesco Bullè (sergente), Giuseppe Sessa (caporalmaggiore), Domenico Durante (soldato). Inizialmente prevalsero gli Aviatori, nel secondo tempo gli Automobilisti grazie a Arrigo Muggiani ed a Giuseppe Sessa, preciso nel tiro al volo cioè quello scoccato in movimento, riportarono l'esito in perfetta parità 11 a 11.
Questa partita servì per selezionare i componenti della rappresentativa Italiana che avrebbe gareggiato ai Giochi Interalleati Militari di Joinville (Parigi) programmati dal 22 giugno al 6 luglio 1919, manifestazione riservati ai soldati delle nazioni vincitrici la guerra mondiale. A Parigi la squadra Italiana, composta da A. Muggiani (cap.), M. Muggiani, Beccarini, Bianchi, Sessa, Bagnoli e Pecollo, si classificò al secondo posto del torneo dopo aver battuto la Francia 15 a 11 e perso contro gli Stati Uniti 51 a 17. La stampa italiana diede molto risalto a questo risultato ed il nostro Stato Maggiore organizzò nel mese di novembre a Roma il primo Campionato Italiano Militare di "Palla al Cesto". Fu vinto dal 2°Corpo d’Armata di Alessandria (Aprà, Cilibini, Delmar, Orlandi, Pastorelli) che sconfisse in finale il 1°C.A. di Torino ( Ferrano, Guidoni, Tosi, Genova, Teddi), poi si classificarono nell’ordine i contingenti di Firenze, Verona, Milano.
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