Racconti


Un ricordo "personale" di Giorgio Papetti del Prof.Fassi

Racconto di Giorgio Papetti.

Ho avuto il prof. Fassi come allenatore solo una stagione agonistica poiché Rubini aveva deciso di farmi giocare negli "juniores" quando facevo ancora parte della categoria "allievi" e in prima squadra quando ero un "juniores". Ma la nostra conoscenza reciproca è stata profonda.

Il Prof. Fassi era al corrente che non avevo possibilità di pagarmi il biglietto dell‘autobus per recarmi a fare gli allenamenti al Palalido in quanto aveva ricevuto l’incarico da parte della società di fornirmi tutte le settimane il tesserino dell’ATM che comprendeva quattro corse gratuite giornaliere nei giorni feriali: due per andare al liceo e due per il Palalido. Fassi eseguiva il suo “strano” compito con molta discrezione e umanità.

Lo ricordo con affetto anche perché, come giocatore, il mio tiro da fuori area era lacunoso e Fassi provò in tutte le maniere a correggermi con sedute massacranti. Anche se, non per colpa sua, i risultati non furono pari all’impegno profuso.

Quando capitava che qualche giocatore della prima squadra fosse infortunato o assente, Gamba assistente del “Principe”, veniva nella palestra secondaria del Palalido per chiedermi di unirmi alla prima squadra, alla fine dell’allenamento con gli juniores, per fare numero. Nonostante fossi stanco, accettavo sempre perché ero felicissimo di poter vedere i miei idoli da vicino ed allenarmi con loro.

In quelle occasioni, immancabilmente, il Prof. Fassi, mi regalava un gettone telefonico raccomandandomi di telefonare a mia mamma affinché non stesse in pensiero non vedendomi tornare al solito orario previsto.

Con stima e riconoscenza. Papo.

Racconto inviato e quindi riservato per il Museodelbasket-milano.it.

IMMAGINI ALLEGATE

Papetti stoppa Marzorati mentre Nizza e Grey assistono. E' il 1973.

Emilio Fassi