Racconti


Corsolini ricorda l'amico Gianni Asti, milanese di adozione

Racconto di Gianni Corsolini Presidente della Lega Basket dal 1977 al 1979.

Al mio periodo milanese mi lega molto il ricordo affettuoso del buon amico Gianni Asti, non perché scomparso da poco, ma perché come me è stato allenatore in serie A con la Gamma Varese (retrocessa solo perché lo straniero Benton si era infortunato) e perché entrambi amavamo soprattutto l’attività giovanile. Spesso prima delle partite importanti, al mattino ci incontravamo a vedere il campionato juniores all’oratorio San Francesco di Varese o al Parini di Cantù. Anche a Milano ci vedevamo spesso poiché i nostri uffici erano nella stessa via, essendo lui, dirigente commerciale della succursale di una casa tedesca produttrice di autovetture di corso Sempione per quasi 40 anni.

Anche Gianni Asti, uno dei migliori allenatori italiani, varesino di nascita e di carriera ma milanese di adozione, era un pendolare della pallacanestro: dopo il lavoro si precipitava a Varese per allenare la Robur et Fides e poi dormire tornava a Milano in viale Certosa. La squadra che con lui giocatore, aveva stabilito un primato ancora  ineguagliato: cinque promozioni consecutive in cinque anni, dalla promozione alla serie A nel 1962/63.

Non a caso Gianni ha vinto due titoli tricolori allievi, oltre ad essere stato uno dei maestri di pallacanestro e di vita di Bovone, Meneghin, Ossola, Rusconi i fratelli Gergati, Rodà, Guidali, Pippo Crippa. Gianni Asti era un allenatore vecchio stile, che curava in modo maniacale i fondamentali. Terminata l’esperienza varesina ha allenato tre stagioni agonistiche a Vigevano.

Gianni mi faceva morire d’invidia perché era un apprezzatissimo ballerino di liscio e perché era bravissimo a giocare a carte, mentre il sottoscritto non ha mai ballato né giocato a carte, cosa per cui Gianni mi ha sempre preso in giro!

Racconto inviato e quindi riservato per il Museodelbasket-milano.it.

IMMAGINI ALLEGATE

Gianni Asti, inserito nella Italia Basket Hall of Fame