Società


Il C.M.B. Rho in pillole

Non poteva mancare per la Società rhodense una scheda dedicata alle curiosità che abbiamo raccolto in pillole pubblicate ovviamente in ordine sparso ma con estremo dettaglio.

L'antenato del C.M.B. Rho fu il St.John Rho, fondato nel 1965 quando Cesare Angeretti si trasferì in città, coinvolgendo il fratello Gianpietro ed un gruppo di giovanissimi appassionati locali (Angelo Rabolini, i fratelli Dante e Mauro Gurioli, Angelo Garavaglia, Giacomo Perrera ) oltre a due giovani leoni milanesi (Valerio Bianchini il futuro "Vate" e Juanito Santinoli). La società ebbe peraltro una brevissima vita in quanto tutti i protagonisti avrebbero di lì a poco avuto offerte per emigrare in categorie superiori come giocatori o come tecnici

Dante Gurioli, quando riprese in mano la società nel 1979, portò con sé dalla XEROX il mitico "trainer" Natale Redaelli, che per più di 30 anni ha curato i muscoli dei giocatori rhodensi, e il dirigente accompagnatore "Rag. Petitti Gianfranco", carismatica e signorile persona oltre che papà di Romano Petitti, che fu a lungo allenatore delle giovanili oltre che aiuto di Gurioli. Romano Petitti ha scelto di dedicarsi come professionista al basket nel duplice ruolo di allenatore e di marketing manager. Sempre a proposito di Romano Petitti, va segnalato che il "logo" del CMB RHO è stato disegnato da sua moglie.

Nel CMB Rho hanno giocato, a livello giovanile, due ragazzi che sarebbero diventati in seguito due affermati e conosciutissimi giornalisti: Aldo Maria Valli (Rai TV- responsabile dei servizi trasmessi dal Vaticano) e Lorenzo Cremonesi (inviato speciale del Corriere della Sera dal Medio Oriente). Ma nel CMB ha lavorato a lungo, come allenatore delle giovanili ed aiuto di Gurioli, anche Massimo Turconi, "penna" cestistica de La Prealpina, del settimanale Settegiorni e altri periodici, nonché autore di apprezzati libri sempre a tematica sportiva.

Molti giocatori del C.M.B. Rho trovarono, dopo aver indossato la maglia del Rho, ingaggio in squadre di serie superiore, e creando la fama di Gurioli quale talentuoso creatore di buoni giocatori. Ricordiamo in serie A1: Paolo Conti (Pallacanestro Varese, Pesaro, etc, con 71 presenze in nazionale tra A e sperimentale), Diego Arrigoni (Pallacanestro Milano, Chieti, Treviglio), Claudio Polloni (Pallacanestro Milano, Vigevano, Desio), Gianluca Guolo (Pallacanestro Varese), Andrea Lo Duca (Brescia), Andrea Conti (Varese e Cremona). Molti furono i giocatori del Rho approdati in serie B, tra cui ricordiamo Michele Crespi (Robur et Fides), Massimo Pecora (Firenze e Messina), i fratelli Mauro e Silvano Zecchetti nei campionati di B in quel di Reggio Emilia, Lorenzo Vicari (Monza), Edoardo Costa (Monza), Della Flora (Arese), Marco Gurioli (Saronno, ma convocato più volte nelle rappresentative all-star dei campionati), Riccardo Scomparin (Legnano e Cento).

Il CMB è stata una palestra anche di giovani allenatori che si sarebbero imposti in scenari più importanti: Roberto Piva (Pallacanestro Varese), Mario D'Angelo (Verona, Avellino) e Roberto Bianchi (oggi preparatore atletico della Pallacanestro Cantù)

Paolo Conti, la stella uscita dal C.M.B., gode anche di un singolare primato in quanto debuttò in Nazionale A (sia pure sperimentale) quando giocava in serie C. Fu infatti convocato al termine della stagione 1989/90, già ingaggiato dalla Pallacanestro Varese ma ancora in forze al CMB (i termini per il nuovo tesseramento non erano ancora stati aperti).

Il CMB ha schierato anche una nutrita schiera di "figli illustri": i fratelli Cappellari (Andrea e Alberto, figli del manager Antonio), Federico Eleni (figlio del giornalista Oscar), Michele Zanatta (figlio di Marino), i fratelli Bulgheroni (Edoardo e GianAntonio, figli di Antonio), Max Redon (figlio di Mina Fiorio, pivot della Standa Milano), Paolo Bernardi (figlio di Virginio, allenatore e procuratore)

Naturalmente il C.M.B., oltre a disporre di tutte le categorie giovanili, era attivo undici mesi all'anno, organizzando, nei periodi morti, amichevoli ad alto livello. A questo proposito va ricordato che la "vera" prima volta in cui Dino Meneghin giocò contro il figlio fu proprio a Rho (Dino rinforzava il C.M.B., contro la Pallacanestro Varese in cui debuttava Meneghin junior nel giugno 1990), mentre è notorio che in campionato la prima sfida agonistica tra i due Meneghin fu durante il successivo incontro di campionato Trieste-Varese tenutosi il 14 Ottobre 1990.

Alcuni tra i migliori giocatori del C.M.B. hanno rifiutato palcoscenici più gratificanti per rimanere tra amici e per prepararsi un futuro professionale dopo aver terminato di giocare a basket. La filosofia di Gurioli infatti era quella di creare degli amanti del basket che studiassero e imparassero un lavoro.

Nel campionto di serie C 1979/80, diviso in due poule, Rho incontrò nella partita di ritorno il Varedo, dove per questioni legate al quoziente canestro il Rho avrebbe dovuto vincere con almeno cinque punti di distacco per poter accedere alla poule di ammissione alla serie B. La partita a 30 secondi dalla fine era in perfetta parità. Il Varedo per evitare i tempi supplementari fece un autocanestro. Rho allora recuperò disperatamente la palla, tentando a sua volta l'autocanestro. Una situazione paradossale: il Rho che attaccava il proprio canestro che era difeso dal Varedo e viceversa. Finì con il CMB vincitore di soli 4 punti e con reclamo sulla correttezza dell'incontro. La Federazione lo respinse poichè l'autocanestro era vietato solo negli incontri internazionali. Comunque nel giro di tre mesi, la regola venne adottata anche in Italia ed è ancora vigente.

Nel 1996 la rivista Capital dedicò la copertina (ed una lunga intervista) a Edoardo Bulgheroni, quale giovane imprenditore di successo. Bulgheroni si fece fotografare esclusivamente in tenuta da basket del C.M.B., con notevole effetto mediatico. Qualche anno più tardi, Edoardo Bulgheroni fu eletto presidente della Pallacanestro Varese, con cui vinse lo scudetto 1998/99. Ma Edoardo non fu l'unico della famiglia ad indossare la maglia rhodense: anche il fratello Tony ha indossato la maglia rhodense nel campionato 2001/02.

Il C.M.B. ha ritirato solo due volte la maglia: la n.9 allorquando il capitano Roberto Piva smise di giocare e il n.20 nel 1990 quando invece fu la volta di Alessandro Nebuloni.

Gurioli non ha allenato solo giovani ma anche i propri figli: Gianluca ed Alessandro, che sono riusciti a vestire la maglia della prima squadra CMB con apprezzabili risultati.

Negli anni '80 hanno "svernato" al C.M.B. alcuni reduci dai palcoscenici di Serie A, nelle loro ultime apparizioni agonistiche di livello nazionale: Totò Rodà (ex Xerox Milano), Paolo Bianchi (ex Simmenthal, Innocenti e Cinzano) e Giorgio Cattini (ex Pallacanestro Cantù) che ancora si unisce al gruppo degli ex rhodensi, il famigerato "Canaglia Club" per i tornei estivi.

La copertura televisiva del C.M.B. Rho negli anni '80 era affidata all'emittente locale TeleReporter che aveva sede proprio nelle vicinanze della palestra. Le telecronache erano affidate al giornalista rhodense Massimo Miccoli, che poi sarebbe diventato lo speaker di Varese e di Milano, oltre che valente giornalista sportivo e arbitro della Federazione Svizzera.

Dal 2006/07 il CMB Rho inserisce in formazione il 204cm Michael Larosa, che fino all'anno precedente giocava nella Cerchiatese di calcio, trasformandolo con pazienza da portiere a pivot. Larosa è rimasto in squadra fino all'ultima stagione agonistica senior nel 2011/12; è apparso più volte in TV come figurante fisso nelle trasmissioni di Piero Chiambretti.

Il C.M.B. Rho è sopravvissuto senza sponsor dalla stagione 1998/99 al 2011/12. L'ultimo nome apparso sulla maglia biancorossa è stato RadioReporter.

Nella stagione 2009/10 nella rosa della prima squadra del C.M.B. (vincitrice della C Regionale) militavano ben quattro coppie di fratelli: i Garanzini (Tommaso e Paolo), i Gurioli (Gianluca e Alessandro), i Cappellari (Andrea e Alberto) e i giovani Eriforio (Luca e Alessandro), a dimostrazione che la società era una grande famiglia.

Conti Paolo

Paolo Conti è un altro tipico giocatore che, pur essendo nato e cresciuto nella “Grande Milano”, non ha mai indossato in serie A le maglie milanesi. Nato a Rho il 9 novembre 1969, ha calzato le scarpette da basket solo a 16 anni scovato da Dante Gurioli che lo aveva intercettato... [Leggi tutto]

IMMAGINI ALLEGATE

La formazione del C.M.B. Rho del 1975

C.M.B. Rho stagione 1985/86 griffato Supermercati Dugan: Totò Rodà (4), Chiapparini (5), Pigliafreddo (8), Crespi (10), Mangiacavalli (11), Paolo Bianchi (13), Stizzoli (15), Lo Duca (17);  Allenatore Dante Gurioli, trainer Natale Redaelli