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Pallacanestro Auso Siemens: 1971/1975, quattro anni di novità su tutti i fronti

La nuova annata sportiva 1971/72 ha come novità assoluta la ristrutturazione dei campionati, voluta dalla Federazione Pallacanestro, che prevede, nel giro di un triennio, l’aumento da due a tre dei gironi in cui si articola il campionato di serie B.

Il Girone nord vede nella formazione della Saclà di Asti, rinforzata con parecchi giocatori provenienti dalla serie A, la maggiore candidata alla promozione, seguita dalla Libertas Forlì e dalle squadre di Gorizia, Padova e Brugherio.

L’Auso Siemens ha mantenuto l’ossatura dello scorso campionato con il solo inserimento di Mario Benazzi, un buon tiratore dotato anche di parecchio temperamento agonistico.

Il Girone di andata è stato, contrariamente al solito, favorevole ai “Giallo verdi” che hanno inanellato cinque vittorie, alcune esaltanti come quella contro la formazione del Patriarca di Udine per 82 a 57. La seconda parte del campionato non ha mantenuto le premesse del girone di andata. Due sole vittorie hanno però consentito di posizionare la squadra in una tranquilla “zona salvezza” con soli 14 punti conquistati, mentre il favoritissimo Saclà di Asti ottiene il passaggio alla serie A.

Nel 1972 la palestra aziendale è stata ampliata con la realizzazione di una nuova gradinata che ne ha aumentato la capienza a più di 500 posti a sedere.

Parecchie novità di organico hanno interessato il campionato 1972/73. La partenza di Pieri che ha “appeso le scarpette al chiodo” viene compensata dall’arrivo del quotato play Giordano Zanetti, della giovane promessa Claudio Ferrari, mentre nel settori “lunghi” arriva Franco Longhi, ex Simmenthal.

Ad un inizio di campionato stentato, dovuto in parte a motivi di adattamento dei nuovi arrivi, fa riscontro un girone di ritorno molto positivo con quattro vittorie nelle prime cinque giornate. Al termine del campionato, con 12 vittorie su 26 partire, l’Auso Siemens si posiziona al centro classifica alle spalle delle cosiddette “grandi”, Gorizia, Vigevano, Forlì e Padova.

La formazione “Giallo verde” si presenta ai nastri di partenza del campionato 1973/74 puntando al mantenimento di una posizione di centro classifica e con qualche novità rispetto allo scorso anno. Le forzate rinunce di Giandomenico Ongaro e di Mario Benazzi, sono compensate dall’arrivo, dal vivaio Simmenthal, di Antonio Citterio e dall’inserimento di alcuni giovani provenienti dal settore giovanile della società. Fanno così il loro esordio in “prima squadra” il promettente pivot Enrico Penati e le due “guardie” Marino Mascheri e Gianfranco Tomasi. 

La squadra è inserita nel Girone Nord Ovest del campionato e deve gareggiare, fra le altre, contro le squadre di Varese, Cremona e Livorno. La partenza dei giocatori più anziani e il massiccio inserimento dei giovani, hanno reso difficoltoso l’inizio del campionato. Ma, come già avvenuto negli scorsi anni, un girone di ritorno molto positivo ha consentito alla squadra di conquistare un ottimo sesto posto in classifica.

L’anno sportivo 1974/75 si presenta con una vera e propria rivoluzione nella formula di svolgimento dei campionati nazionali. Il campionato di serie B è stato suddiviso in diversi “gironcini” a carattere locale che, attraverso tre fasi successive comprendenti anche l’inserimento di squadre provenienti dalla serie C, porterà al termine di un lungo e tortuoso percorso, alla promozione in serie A, oppure alla permanenza in serie B o alla retrocessione in serie C.

La squadra, che vede la partenza di Elio Ongaro e Claudio Turra e l’arrivo di Coppo e Molina, è inserita nel girone che comprende anche Mecap Vigevano, Junior Casale, Toiano Varese e Novatese. La prima fase vede l’Auso Siemens conquistare un confortante quarto posto che le consente di inserirsi in un girone di qualificazione più importante ma anche più impegnativo. Il girone comprende, fra le altre, le forti formazioni di Gorizia e Brescia. Malgrado le difficoltà, la squadra riesce ad ottenere la quarta posizione che le permette di competere per la permanenza in serie B.

Da segnalare che al termine della seconda fase l’allenatore Nando Albini decide di dimettersi a causa di incomprensioni con alcuni componenti della squadra. Al suo posto subentra Gigi Springolo, già vice allenatore e responsabile del settore giovanile. La terza fase, molto combattuta, disputata anche contro le formazioni di Brescia, Bergamo e Varese, consente, con non poche difficoltà, ai ragazzi di Zugna e Springolo, di mantenere un posto nel torneo di serie B.

IMMAGINI ALLEGATE

Formazione dell'Auso Siemens nella stagione 1971/72: da sx. Ongaro G., Rossetti, Schiavon, Ongaro E. ,?? ,Gippi, Stepanov, Brega, Turra, Benazzi, Pieri (foto inviata da Pieri)

Rossetti a rimbalzo contro il Fluobrene di Mestre.

Una spettacolare entrata di Benazzi contro il Patriarca di Padova.

Giandomenico Ongaro a rimbalzo

Rossetti e Longhi a rimbalzo contro la squadra del CBM Cremona nel 1973.

La formazione Auso Siemens 1973/74. In alto da sinistra: Elio Ongaro, Penati, Rossetti, Longhi, Citterio, Barbieri. In basso da sinistra: Stepanoff, Ferrari Claudio, Zanetti, Tomasi, Mascheri e Turra.

La formazione 1974/75: in piedi da sinistra: Citterio, Rossetti, Penati, Longhi, Ferrari, Barbieri. In basso da sinistra: Coppo, Zanetti, Molina, Stepanoff, Tomasi, Mascheri.

Una bella entrata di Stepanoff contro la Mecap Vigevano nel 1974.

Una concitata fase dell’incontro Auso Siemens - Pintinox Brescia nel 1975

Formazione Auso Siemens 1972/73. In alto da sx: Albini (coach), Ongaro E., Ongaro G.D., Rossetti, Longhi, Ferrari Claudio, Gippi (o Barbieri ?), accompagnatoreIn basso da sx : massaggiatore, Stepanoff, Turra, Zanetti, Benazzi