Racconti
"Sulla Sirena: Livorno-Milano 1989" di Dario Ronzulli
La copertina di "Sulla Sirena: Livorno-Milano 1989" è un dipinto, un'immagine quasi sacra alla quale nel 'Museo' sarebbe dedicata un'intera sala. Inquadra e spolvera dalla memoria le emozioni di chi ha vissuto quel momento, anzi 'il momento topico' della serie finale che ha assegnato lo scudetto 1988/89 in un PalAllende di Livorno stipato in ogni suo minimo pertugio. E' l'icona di un mistero a cui nemmeno la tecnologia è riuscita a dare una soluzione certa: il rilascio del tiro del labronico Andrea Forti, il tentativo di stoppata da dietro di Dino Meneghin (con un piedino sospetto) lo sforzo estremo di Bob McAdoo che in precedenza si era già immolato nell'altrettanto storico tuffo per deviare un pallone; e poi il pallone, un pò nascosto dietro la struttura. Ma spicca giocoforza l'assenza del vero protagonista di tutta la vicenda, colui che avrebbe dato luce al verdetto, ovvero il tabellone elettronico.
Noi, nella nostra sala d'esposizione, ce lo immaginiamo così, con Dario Ronzulli (autore di questo libro) nelle vesti del critico d'arte o della guida della pinacoteca che esalta i particolari dell'opera e aiuta il pubblico, attraverso un'accurata descrizione, a ricostruire gli eventi che hanno portato a questo 'frame' e soprattutto a ciò che è accaduto dopo quel tiro: dal controllo del referto alle prime voci di vittoria livornese, all'invasione di campo (festosa ma non per tutti) alla clamorosa assegnazione del ventiquattresimo scudetto all'Olimpia Milano.
Questo lavoro minuzioso, preciso ma soprattutto accorato è di Dario Ronzulli, giornalista sportivo radiofonico, già autore de "Il tiro da quattro" che narra del derby Scudetto tra Virtus e Fortitudo Bologna del 1998, anch'esso caldamente suggerito.
Il gran merito di Dario, che per sua ammissione in postfazione "Lungi da me voler fare la moviola dell'episodio incriminato", ci stuzzica e fa scattare in tutti gli appassionati di basket (non solo livornesi o milanesi) la classica domanda "Ma io, quel 27 maggio 1989, cosa stavo facendo?". La sfida al ricordo più nitido può iniziare.
