Storia milanese


Tricerri Emilio

Alla sua scomparsa, avvenuta nel maggio 1991, si era proposto di intitolare a lui il PalaLido; invece a Emilio Tricerri non è nemmeno stata dedicata una targa alla 'Forza e Coraggio' che è stata per lui una casa, il luogo da dove tutto è partito. Eppure il basket intero, non solo quello milanese e lombardo, dovrebbe dimostrare una grande riconoscenza a questa figura determinante per tutto il movimento nazionale, perchè non solo ha saputo creare dal nulla le iniziative più importanti per lo sviluppo della pallacanestro ma ha ispirato e formato decine di giocatori, tecnici, dirigenti il tutto in oltre sessant'anni di lavoro incessante per il basket.
Emilio Tricerri è stato nel 'pubblico' (prima il Comitato Regionale Lombardo poi in ambito federale) quello che Adolfo Bogoncelli è stato nel 'Privato' ossia dalla parte dei club: entrambi hanno avuto il coraggio dell'innovazione, la sapienza dell'organizzazione e dello scegliere le persone nonchè il carisma per rapportarsi al meglio con i collaboratori e, perchè no, anche con gli antagonisti. 

Tricerri nacque a Milano nel luglio 1913, settimo erede di papà Bartolomeo, di origini piemontesi, che si era stabilito in zona Porta Vigentina, dove poi sarebbe sorta l'azienda di famiglia. Il fratello Nino lo portava all'oratorio di Santo Stefano e Emilio si appassionò da giovanissimo alla pallacanestro, giocando, allenando e arbitrando. Già dal servizio militare mise alla prova le sue capacità organizzative con la squadra universitaria di Ferrara e poi dal 1940 divenne allenatore a Cagliari e due anni dopo divenne presidente del comitato regionale sardo.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, ritornato a Milano, cessò l'attività di arbitro e si dedicò al lavoro di dirigente federale diventando nel 1950 vice presidente del Comitato Regionale Lombardo. Il 1961 fu l'anno della svolta: Tricerri si mosse in due direzioni al fine di dare ulteriore risalto al basket senior che per la promozione dell'attività di base. Fondò con Arnaldo Taurisano il primo Centro Olimpia Addestramento Pallacanestro, operando alla palestra della Forza e Coraggio, a pochi metri di distanza dal suo ufficio alla 'Tricerri Combustibili'. Fu il germe del MiniBasket che ben presto si sarebbe diffuso in tutta la regione, con risultati strabilianti e anche preoccupanti. Negli anni successivi, infatti, specie dopo aver ottenuto per il progetto di diffusione nazionale l'appoggio di un sponsor potentissimi, la scarsità di impianti a disposizione (a Milano erano solo quattro) impedì di accogliere molte delle richieste di iscrizione, per non peggiorare i problemi di affollamento sui campi. 
In contemporanea, Tricerri ideò la prima edizione del 'Trofeo Lombardia', quando ancora il CRL era presieduto da Renato Maifredi, chiamando a raccolta le migliori formazioni di A e B della regione. Dopo un 1961 da considerare 'sperimentale', Tricerri lesse con saggezza i riscontri ottenuti, aggiustando nelle edizioni successive sia la formula che la parte logistica. Spostò la sede prima dalla Forza e Coraggio al Palalido poi, quando il torneo divenne un quadrangolare, lo rese itinerante tra Milano, Varese e Cantù. Cambiò anche il posizionamento nel calendario, passando dalla disputa a fine campionato a quella pre-campionato, dandole un senso e un'importanza del tutto diversi. Il 'Lombardia' era quindi utile per i club nelle tappe di avvicinamento all'inizio della Serie A, mentre era una vetrina per il pubblico che poteva gustarsi in anteprima tutti i beniamini vecchi e nuovi. Fu un successo durato per un ventennio, su tutti i fronti.
Una volta attivata la macchina organizzativa, diventato prima Presidente del comitato regionale e poi vice presidente federale, la sua opera si concentrò sempre più sullo sviluppo del basket giovanile in ogni suo aspetto: ha promosso (citando in ordine non cronologico) l'istituzione di corsi specializzati per istruttori di Mini Basket, poi i mini-arbitri, il Trofeo Cocacola, il Trofeo Topolino, ha patrocinato decine di tornei scolastici tra istituti e l'inclusione del basket nei Giochi della Gioventù, ha sviluppato progetti di inserimento del basket negli orari scolastici, ha inventato le jamboree nazionali e internazionali. Il culmine con la nomina a presidente della commissione mondiale minibasket.
Tutto questo gli è valso nel 2011 l'ammissione alla "Italia Basket Hall of Fame", con una motivazione di poche righe....
Ci ha lasciati il 16 maggio 1991, nei giorni in cui l'Olimpia Philips di coach D'Antoni stava sfidando Caserta nella Finale Scudetto.
Magari, prima di intraprendere l'ultimo viaggio, il suo spirito si sarà seduto sulle tribune del Forum, ripensando alle prime volte del suo 'Lombardia' alla 'Forza e Coraggio' e come era diventato quel basket che in quei giorni faceva sembrare piccolo anche l'impianto di Assago.
E passando di fianco uno a uno agli appassionati intenti a seguire la partita, si sarà ricordato di loro quando sgambettavano sui campi con i canestri a 260 cm. Perché il basket è una passione che nasce da piccoli, e Tricerri questo ce l'ha insegnato. 

IMMAGINI ALLEGATE

Emilio Tricerri

Copertina della brochure del Trofeo Lombardia 1962

Spilla del Comitato Nazionale MiniBasket

Motivazione all'ammissione di Emilio Tricerri nella Italia Basket Hall of Fame