Storia milanese


Le sfide Olimpia Milano - Harlem Globetrotters (seconda parte)

Dopo quel primo storico incontro del 1953, ogni anno gli Harlem tornarono regolarmente in Italia, tra l’entusiasmo del pubblico, ogni volta toccando Milano ed esibendosi sempre contro la propria squadra partner (che cambiava nome ogni anno).

Arriviamo nel 1956, la S.I.S. (di proprietà del Dott.Vittorio Strumolo), che gestiva il Vigorelli ed era famosa per l’organizzazione di incontri pugilistici e riunioni ciclistiche, decise di vivacizzare la tournee Harlem in modo da battere ogni record di incassi.

Decise pertanto di mettere in piedi  un torneo in tre serate con la partecipazione degli Harlem, Texas Cow Boys (la solita squadra partner), Borletti Milano e Oransoda Cantù (prima partita disputata con la maglia sponsorizzata dalla bevanda per i neo-promossi canturini).

Come abbiamo avuto occasione di spiegare, mentre il pubblico era interessatissimo all’iniziativa, questa volta l’entusiasmo dei giocatori (ed anche delle società) era minimo per cui il Borletti - che per il secondo anno consecutivo aveva abdicato al titolo italiano a favore della Virtus Bologna - partecipò con una formazione ultra-rimaneggiata: dei titolari solo Romanutti, Forastieri, Padovan, Galletti, Zappelli con innesto di ex (quali Sforza e Reina), di juniores (Pescarmona, Bandini, Rossitto) e come rinforzi il varesino Gualco e il gallaratese De Mattei. In compenso debuttò con la maglia Borletti il neo-acquisto Riminucci, appena prelevato da Pesaro mentre  Gamba dovette dare forfait perché infortunato.

Il Cantù era rinforzato da Motto (Biella) e Andreo (Livorno) mentre il romano Asteo all’ultimo minuto rinunciò.

Come le volte precedenti era stato posato un parquet al centro dell’area verde centrale ed installate due tribune laterali supplementari, piuttosto basse in modo da consentire la visibilità anche dagli appassionati stipati sulle tribune in cemento.

La sera di Giovedì 5 luglio vide gli incontri Texas Cowboys-Borletti e Harlem-Cantù. Da rimarcare che la prima partita iniziò alle 19.30 e finì alle 21, in modo da trasmettere in diretta su un telone montato in mezzo al campo il programma televisivo “Lascia o Raddoppia”, mentre alle 22.30 iniziò l’incontro Harlem-Cantù, peraltro intervallato dalle esibizioni di attrazioni varie.

Non era una bizzarria, perché i privati in possesso di un TV a casa propria erano pochi (la TV era un lusso), la trasmissione era popolarissima e tutti desideravano vederla, cosicché per un paio di anni - per evitare di perdere l’incasso di una sera - anche nei teatri e nei cinematografi veniva sospeso lo spettacolo per proiettare il programma televisivo e consentire al pubblico di apprezzare Mike Bongiorno e i suoi concorrenti.

Comunque l’evento terminò così tardi che la Gazzetta non riportò il giorno successivo alcun commento sugli incontri.

La sera successiva, il 6 luglio, ci furono le partite Harlem-Borletti  (con un severo 71-29) e Texas-Cantù (101-50).

Le cronache reperite non ci consentono di conoscere altri dettagli, salvo il visibilio degli spettatori per i  “numeri” degli Harlem e di Lemon in particolare, e del pienone (18.000 spettatori per alcune fonti, 16.000 per altre). Sull’onda dell’interesse mediatico, la Rai dedicò alla partita un servizio durante il Telegiornale Sportivo.

Anche della terza serata non si hanno dettagli se non del successo (ovvio) degli Harlem e della vittoria del Borletti (privo però di Riminucci) sul Cantù per 54-47 con Romanutti 18 punti, Forastieri 10, Padovan 2, Galletti 2, Gualco 9, De Mattei 12, Sforza, Reina, Zappelli, Pescarmona, Bandini, Rossitto.

Di incontri tra l’Olimpia e gli Harlem, logicamente, non se ne parlò più.

Si desidera ringraziare Sandro Gamba, protagonista e non solo attento testimone, per averci aiutato a ricostruire questi storici incontri.

IMMAGINI ALLEGATE

Harlem-Borletti con Forastieri che fa il blocco per Riminucci al suo esordio all’Olimpia Milano.

Lemon nella classica azione di "gancio"